Mercato del credito in recupero (+0,8%)

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logot24Prosegue, nel secondo trimestre 2016, la fase di graduale recupero del mercato del credito toscano con uno +0,8% in termini di prestiti alla clientela residente.

Accelerano i prestiti alle famiglie toscane (+1,9%), più moderato invece l’aumento dei prestiti alle imprese (+0,7). Sono i principali dati dell’ultimo report sull’andamento del mercato del credito a livello regionale, realizzato dall’ufficio studi di Unioncamere Toscana su dati della Banca d’Italia.

La crescita dei prestiti alle imprese è la conseguenza di due andamenti opposti: la flessione dei prestiti alle imprese piccole (-1,8%), e l’espansione di quelli alle medio-grandi (+1,4%). A Pisa continuano invece le difficoltà per le aziende: le medio-grandi grandi registrano un -2,4%, a cui si somma il -3,8% delle piccole realtà.

A livello settoriale, in leggera espansione le erogazioni di credito per i servizi (+0,5%) e per il settore dell’agricoltura (+2,6%). Non si ferma la crisi dei prestiti alle imprese delle costruzioni, che raggiungono il picco negativo più basso degli ultimi dieci trimestri (-2,8%), mentre il manifatturiero fa registrare il primo calo trimestrale (-1,4%) da inizio 2015.

Calano i tassi di interesse sia sui prestiti a breve termine (al 5%), che i tassi a medio-lungo termine (al 2,7%). Il tasso di decadimento passa dal 3,6% del primo trimestre 2016 al 3,3% del secondo. Il livello dei crediti deteriorati evidenzia un recupero, attestandosi nel
trimestre al 9,7% rispetto al 10,1% di inizio anno.

clipboard-0006Secondo il presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni, «il mercato del credito si conferma da un lato in progressiva ripresa ma dall’altro evidenzia anche il persistere di elementi di fragilità, fra cui la riduzione dei prestiti alle piccole imprese, le forte difficoltà che caratterizzano tutt’ora il settore dell’edilizia, la nuova dimensione dei prestiti alle imprese manifatturiere dopo un anno e mezzo di andamenti leggermente positivi. Il momento rimane dunque molto delicato. Il deciso rilancio degli investimenti, l’incentivazione e il sostegno alle imprese “virtuose” sono però strumenti efficaci solo se accompagnati da una loro diffusa conoscenza».

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