Intervista ad Emilio Quattrocchi, Amministratore Delegato di Italia Comfidi. ‘Credito, la strada per la crescita delle PMI’

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Emilio QuattrocchiE’ stata autorizzata, recentemente, l’iscrizione di Italia Comfidi all’Albo ex art. 106 TUB, cosa comporterà questo in termini pratici?

Abbiamo ricevuto questa comunicazione, inerente l’Istanza di Autorizzazione per l’iscrizione all’albo ex. Art. 106 TUB, alla fine di luglio da parte dell’Organo di Vigilanza. Tale autorizzazione rappresenta un passo avanti nella giusta direzione che ci riempie di orgoglio e conferma l’importanza e la qualità del lavoro svolto in questi anni.

In pratica, con il provvedimento del 1° giugno 2016, Italia Com-Fidi Scarl è stata autorizzata all’esercizio dell’attività di concessione dei finanziamenti nei confronti del pubblico, ai sensi degli articoli 106 e seguenti del TUB.

Sul fronte regionale, quali le prospettive per agevolare ed incentivare l’accesso al credito da parte delle imprese?

Dagli ultimi aggiornamenti che emergono dalla Regione Toscana, si evince che, per quanto concerne la misura ‘microcredito’, verranno stanziati 50 milioni della dotazione del POR Toscana 2014/2020; ovvero, la quasi totalità delle risorse disponibili dedicate a favorire l’accesso al credito delle PMI per i prossimi 6/7 anni. Tale misura si concretizzerà nel rilascio di micro finanziamenti chirografari a medio/lungo termine (60 mesi) a tasso zero, dedicati all’avvio di start up; con importo non superiore a 25.000€ per singola impresa beneficiaria.

Con una dotazione complessiva di 50 milioni di €, la Regione finanzierà circa 2.000 PMI.

Sul tema della ‘garanzia’ non sono, al momento, previsti interventi; quindi, rimane da capire come le imprese, insieme ai Confidi, potranno affrontare l’imminente riforma del FCG che prevederà una sostanziale riduzione dell’intervento dello Stato sulla garanzia e controgaranzia pubblica.

Sull’esempio di ciò che sta accadendo in altre Regioni, anche in Toscana si dovrebbe pensare a misure che compensino, in qualche modo, le minori coperture prospettiche fornite alle PMI dal FCG. Avete delle proposte?

Si potrebbe pensare alla creazione di sezioni speciali sul FCG in sola controgaranzia (ex lettera r ‘Legge Bassanini’); e tranched cover cofinanziate dai FEI/Regione e Confidi, questa rappresenta una misura alternativa al ricorso al FCG per le imprese che non possono accedervi.

Si potrebbero prevedere dei voucher per le PMI, con l’obiettivo dell’abbattimento della pricing garanzia; una misura utile sia in operatività ordinaria che per la copertura dei costi a valere su operazioni ‘minibond’.

Inoltre, sarebbe auspicabile la costituzione di fondi di riassicurazione regionale cumulabili con la controgaranzia rilasciata dal FCG.

In un contesto di incertezza generale, qual è il ruolo delle banche?

Esistono svariati e variegati problemi collegati alla crisi economica, ma in primis dobbiamo ricordare che ancora non è ripartita una spesa collegata agli investimenti; ciò non è avvenuto neanche nei settori economici trainanti.

Non si è, ancora, disposti a scommettere nel futuro, e vi sono difficoltà per l’erogazione di credito a favore delle PMI. In questo contesto, Italia Comfidi gioca un ruolo determinate nell’attività di sostegno alle imprese.

Le banche hanno, in parte, risolto i problemi di liquidità; ma rimangono, ancora, più propense a concedere credito alle imprese proiettate a livello internazionale. In quest’ottica è necessario ricordare il ruolo importante delle BCC che si integrano alle banche nazionali, ed hanno una maggiore attenzione nei confronti delle aziende del territorio.

All’interno di questo quadro, il consorzio Italia Comfidi svolge un’importante attività per il riposizionamento delle PMI sul mercato.

Ha toccato il tema delle BCC, esse stanno attraversando un processo di riorganizzazione; come viene visto da Italia Comfidi?

Seguiamo con molta attenzione il processo di riorganizzazione delle BCC, che da sempre sono attente e vicine alle esigenze del territorio e delle imprese di piccole dimensioni che in esso si trovano ad agire.

Le BCC rappresentano una risorsa per quelle imprese che hanno una vocazione locale, e che rappresentano il tessuto economico e commerciale della maggior parte dei paesi della nostra regione.

Degno di nota il percorso di trasformazione verso le Spa, intrapreso da ChiantiBanca e Banca di Cambiano.

Italia Comfidi, insieme a Confesercenti e ad alcuni istituti di credito, ha realizzato prodotti agevolati per l’accesso al credito delle PMI. Possiamo citare qualche esempio?

Sono stati realizzati da Italia Comfidi, in accordo con Confesercenti ed alcune banche, dei prodotti finanziari che hanno l’obiettivo di facilitare ed incentivare l’accesso al credito da parte delle PMI; si tratta di accordi che azzerano i costi per l’accesso al credito e riducono al minimo l’impatto del costo della garanzia.

Possiamo ricordare il recente accordo siglato con Confesercenti Firenze e ChiantiBanca per favorire le start up d’impresa e l’accesso al credito per le imprese già esistenti.

In conclusione, un’analisi generale sul mondo del Confidi ed un focus su Italia Comfidi

Stiamo attraverso un periodo di difficoltà e profondi cambiamenti, da non dimenticare, anche, la messa in liquidazione di Eurofidi.

In questo contesto in evoluzione, Italia Comfidi ha saputo trovare un ruolo determinante, un suo spazio d’azione per meglio supportare le trasformazioni che interessano il mondo economico a cui facciamo riferimento. Italia Comfidi ha, inoltre, un ottimo equilibrio economico e patrimoniale.

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