Fiorentina scoppiettante: vince a Cagliari (3-5) e svolta in campionato. Tripletta di Kalinic. Bernardeschi il migliore

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Rinascita viola. Sotto il sole della Sardegna, dopo lo spavento iniziale, la Fiorentina raccoglie una vittoria esaltante nel vero senso della parola. Sì, non lo nascondo, sull’1-5 i viola si sono addormentati, consentendo al Cagliari di segnare due gol. Qui tornano fuori le colpe della difesa che ha bisogno di una nuova registratina. Ma il tiepido ritorno di fiamma cagliaritano non può e non deve offuscare la mostruosa partita , detto in senso buono naturalmente della Fiorentina. La tripletta di Kalinic (che viene dopo la doppietta in Europa) regge il titolo della partita. Ma c’è una grande novità da sottolineare: la gran prova di Bernardeschi, decisamente il migliore in campo. Motivo? Finalmente è stato inserito da Paulo Sousa nel suo ruolo naturale: quello di trequartista. Alle spalle di Kalinic, Federico segna e fa segnare. E sognare. Dialoga con i compagni, salta l’uomo e, soprattutto, si dimostra letale per la difesa cagliaritana. Ecco il Bernardeschi vero, quello che sembra la perla smagliante uscita da un’ostrica, che ne aveva appannato finora la brillantezza. Baravo ragazzo, disciplinato, sempre pronto a ubbidire a Paulo Sousa anche quando l’allenatore (secondo me a sproposito) lo aveva pubblicamente criticato. E allora godiamoci questa sonante vittoria della Fiorentina. Con i giocatori sotto la curva dei tifosi viola venuti a incitarli fino in Sardegna. Problemi risolti? Momentaneamente sì. Ma naturalmente servono riprove. A cominciare dalla partita di mercoledì, in casa, con il Crotone. Da vincere senza se e senza ma in attesa del derby di domenica prossima a Bologna. Insufficienze? Non vorrei essere giudicato a mia volta troppo severo, ma confesso che Ilicic si è estraniato troppo dal coro. E la difesa non può subìre gol come il secondo e il terzo del Cagliari. Capisco un calo di tensione dovuto a largo vantaggio, ma bisogna evitare simili distrazioni. Detto questo grande vittoria. Avanti Fiorentina. Con l’augurio che Cagliari abbia segnato realmente la svolta del campionato.

DI GENNARO – Nel Cagliari, a sorpresa, gioca Borriello che era dato per assente quasi certo. Paulo Sousa schiera una Fiorentina più aderente alle caratteristiche dei giocatori: Borja Valero torna in mediana, al fianco di Vecino, con Tello esterno. Mentre Bernardeschi va nel ruolo che, secondo me, è più adatto alle sue qualità: quello di trequartista. Ne avevo parlato sabato Lady Radio e venerdì sera su Italia 7, con Giorgio Micheletti. Al suo fianco Ilicic che, invece, soffre di dover giocare anche un po’ in copertura. I primi minuti di gioco sono un inferno per la Fiorentina. Il Cagliari prende le redini del gioco e, quasi subito, va in vantaggio. Di Gennaro (2’) lasciato solissimo in area (ma Gonzalo dov’è?) raccoglie di testa un cross di Murru dalla sinistra e batte Tatarusanu. Uno a zero e nuvoloni sui viola, nonostante il magnifico sole che inonda Cagliari e la Sardegna. Se continua così la parola crisi campeggerà su tutti i giornali. Oddio che brutto momento. Sta sfumando, frantumata dal brutto campionato, anche la sonante vittoria di Liberec in Europa League. La Fiorentina sembra il pugile colpito nel vivo e alle corde. La replica al vantaggio sardo è una punizione di Ilicic da fuori area respinta da Salomon di testa, che però resta stordito dalla gran botta e resta in terra alcuni istanti. Ci riprova, Ilicic (7’) ancora su punizione, ma Storari respinge. Ma è fuoco di paglia perchè al 9’ e al 14’ il Cagliari ha due limpide occasioni per raddoppiare. Prima è Murru che rimette in gioco direttamente nell’area piccola, la difesa viola lascia sfilare il pallone che arriva a Sau incapace però di metterlo dentro. Poi è di nuovo Di Gennaro a essere pericoloso: rimessa laterale dalla destra di Pisacane, pallone nell’area piccola a Tachtsidis che serve al centro di Gennaro prionto a calciare di sinistro ma Tata respinge con i pugni.

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Kalinic esulta: tripletta esaltanteKalinic esulta: tripletta esaltante

KALINIC – Ma a questo punto la Fiorentina si scuote. E’ come se venisse magicamente risollevata da quella forza di reazione che ti prende nel momento peggiore. Se è vero che l’ora più buia è quella che precede l’alba, la Fiorentina rinasce proprio quando sembrava sul punto di crollare. Ed ecco Tello volar via sulla destra con un gran numero da campione davvero proveniente dal fantastico Barcellona: l’esterno, dopo una finta, rientra al centro e crossa in verticale per Kalinic che la sfiora il pallone di testa quel tanto che basta per metterlo alle spalle di Storari. Protestano i cagliaritani. Reclamano il fuorigioco. L’arbitro Russo va decisamente dal guardalinee Costanzo che non ha dubbi: gol regolare. Anche dal replay che vedo io non ci sono discussioni: la posizione di Kalinic non è in fuorigioco.

bernardeschi-2

BERNARDESCHI – Ma ai viola il pareggio non basta. La Fiorentina sta crescendo in maniera incredibile. La difesa del Cagliari commette l’ingenuità di marcare a zona, come aveva fatto lo Slovan Liberec in Euroleague, e per i viola, ora, è facile affondare. Emerge su tutti Federico Bernardeschi, finalmente impiegato nel ruolo più congeniale di trequartista. E’ il 26’: Kalinic, da sinistra, rimette in mezzo per Berna che taglia al centro e, di sinistro, infila la porta sarda da pochi metri. C’è da stropicciarsi gli occhi: Fiorentina addirittura in vantaggio. Ma il bello è che non finisce qui. Insistono i viola che sei minuti dopo vanno di nuovo in gol. Ancora con Bernardeschi. Federico finta su Salamon dal limite dell’area e lascia partire una gran botta di sinistro che va a infilarsi all’incrocio dei pali alla destra di Storari. Grande Bernardeschi. Ora sì che ci siamo.

Borriello in mezzo ai difensori violaBorriello in mezzo ai difensori viola

SOUSA – L’allenatore, Paulo Sousa, ha il viso rischiarato da un magnifico sorriso. Con tutti fuori che con Ilicic: non sopporta la sua anarchia tattica. Lo rimprovera ripetutamente. Secondo me basterebbe sostituirlo, magari con Zarate. In ogni caso la Fiorentina è accompagnata da una fata benigna. Al 40’ Kalinic riesce a confenzionare un gol-capolavoro: azione personale di Bernardeschi che salta come birilli un paio di avversari, viene messo giù, ma il pallone arriva a Kalinic che dal limite dell’area colpisce di destro mandando il pallone a infilarsi ancora all’incrocio dei pali ma stavolta alla sinistra di Storari. Quaterna! Sembra incredibile ma è tutto assolutamente, e magnificamente, vero. Esultano i tifosi viola, come corroborati da questo splendido sole sardo. Ma soprattutto incantati da una Fiorentina delle meraviglie, quella capace di andare in testa alla classifica nel girone d’andata del campionato scoso e che sembrava essersi persa nelle nebbie da gennaio 2016.

Paulo Sousa: ha mascherato la delusione per il pareggio con l'AtaòlantaPaulo Sousa: ha mascherato la delusione per il pareggio con l’Ataòlanta

NIKOLA – In avvio di ripresa la musica non cambia. Fiorentina sempre padronissima del campo. Capace di trovare il quinto gol all’8’. Tello avanza sulla destra crossa in mezzo per Nikola Kalinic che, solissimo, colpisce di testa per il quinto gol viola e terzo personale. Prenota il pallone della partita: lo vuol portar via come fece l’anno scorso dopo il sontuoso 1-4 ottenuto dalla Fiorenti a a San Siro contro l’Inter. Il Cagliari è stordito. Dopo aver vinto con l’Inter a San Siro cercava una conferma che sembrava facile nel primo quarto d’ora ma che si ‘è trasformata, nei minuti successivi, in una disfatta. Rastelli è distrutto e prova una sostituzione: dentro Capuano al posto di Salamon. Scelta felice: al 16’ proprio Capuano si trova smarcato nell’area della Fiorentina, colpisce bene di testa e segna il secondo gol sardo. Sousa toglie Borja per mandare in campo Carlos Sanchez. Ahi, la Fiorentina si adagia troppo sul vantaggio. E il Cagliari ne approfitta per rosicchiare un altro gol. Al 32’ Marco Borriello si ricorda di essere un goleador e trova il terzo gol cagliaritano affondando quasi un coltello nel burro. Difensori viola immobili e Borriello può concludere a rete. Occhio perchè dissipare un patrimonio così sarebbe demenziale.

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HAGI – Sousa toglie l’inconcludente e poco disciplinato Ilicic per inserire un altro gioiellino: Janis Hagi, diciottenne figlio del campione romeno, Gheorghe, che pare predestinato a sua volta ad avere una grande carriera. Sembra ancora un po’ fragile, ma giocare fa sicuramente bene alla sua crescita. La Fiorentina prova ad amministrare il gioco. Fa il torello. Forse dovrebbe provare a spingere e a spengere ogni velleità sarda. Quindi via libera anche a un altro ragazzo: l’olandese Diks, inserito al posto di Tello, autore comunque di una buonissima partita. Cinque minuti di recupero. Qualche tuffo al cuore, sardi vicini al quarto gol. Ma alla fine è trionfo viola. Sì, l’arbitro Russo di Nola porta bene ai viola. Giocatori sotto la curva. Applausi a scena aperta. L’augurio? Che Cagliari possa rappresentare la svolta del campionato della Fiorentina.

(Sandro Bennucci)

 

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