Il Tar della Toscana annulla, di fatto, la gara per l’assegnazione del trasporto pubblico regionale su gomma che aveva visto la vittoria dei francesi di Ratp (con Autolinee Toscane) sull’attuale gestore Mobit che ha presentato ricorso. I giudici amministrativi hanno escluso entrambe le offerte: il bando resta in piedi, ma la gara è da rifare.
Mobit aveva chiesto l’annullamento per vari motivi tra i quali quello accolto è legato ad un’erronea modalità di calcolo degli indici finanziari che non rispettano le linee guida dettate dal bando. Il Tar ha giudicato sbagliato il Pef (piano economico finanziario) di Ratp come sosteneva il ricorso delle Ferrovie, ma anche quello di Mobit come controbattuto da Ratp che ha presentato a sua volta ricorso.
Il Tar infatti – si legge nella sentenza – «accoglie il ricorso principale e il ricorso incidentale»: il primo (presentato da Mobit) riguarda «l’ammissione alla gara dell’aggiudicataria Autolinee Toscane e, comunque, la mancata esclusione della sua offerta, asseritamente non rispondente ai requisiti prescritti dalla lettera di invito a pena di esclusione», mentre il secondo (presentato da Autolinee Toscane) «contiene censure dirette a far valere, per l’ipotesi di accoglimento dell’impugnazione principale, l’illegittima ammissione alla gara di Mobit, unitamente ai presunti vizi escludenti dell’offerta da essa presentata».
A questo punto la gara è da rifare, il bando resta in piedi, ma si devono trovare nuove offerte. I magistrati amministrativi non hanno infatti disposto l’annullamento del bando regionale. Se ciò fosse stato deciso, sarebbe stata probabilmente la fine del tentativo di gara regionale con lotto unico: la riforma Madia, emanata a marzo, infatti prevede l’articolazione in più lotti dei bacini di mobilità individuati a livello locale.
La sentenza del Tar precisa infine, che Ratp «non incorre in alcuno dei divieti di partecipazione invocati dalla ricorrente principale», potrà quindi presentare una nuova offerta.
«Riapriremo la gara e chiederemo ai due concorrenti – dice il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – di non aggravare con ulteriori ricorsi una procedura già complessa e di presentare i nuovi piani finanziari di sostenibilità. Da cinque anni ci occupiamo della questione, adesso basta con le carte da bollo: entro pochi mesi dovrà essere firmato il contratto con chi avrà presentato la proposta migliore. In questo momento a pagare sono soltanto i cittadini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24