Il 1 gennaio 2017, secondo quanto afferma la Cgia (Confederazione artigiani) di Mestre, potrebbe arrivare un aumento automatico della benzina e del gasolio auto, e nella forma più subdola, quella delle accise, che in teoria sarebbero tasse di scopo ma in realtà non lo sono affatto, tant’è vero che le paghiamo ancora per la guerra d’Abissinia e per la tragedia del Vajont. Dice la Cgia che, scongiurato, almeno per il 2017, l’aumento dell’Iva, dal prossimo 1° gennaio è comunque previsto un rincaro della benzina e del gasolio per autotrazione che dovrebbe aggirarsi attorno al mezzo centesimo di euro.
La Cgia ricorda che la legge di Stabilità del 2014 (governo Letta) ha previsto per il biennio 2017-2018 un aumento delle accise sui carburanti in modo tale da reperire risorse aggiuntive rispettivamente per 220 e 199 milioni di euro. Sarà un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a stabilirne l’entità, ovvero l’importo che andrà ad aumentare la tassazione sui carburanti.
Sebbene il prezzo del petrolio sia molto contenuto, il prezzo del carburante alla pompa rimane troppo elevato soprattutto a causa del livello di tassazione che su un pieno di benzina incide per il 69% e in quello di gasolio per il 67%. Un livello che in entrambi i casi è al top in Ue. Dalla Cgia ricordano che dal 2011 ad oggi sono stati ben 8 gli aumenti delle accise sui carburanti che hanno comportato un incremento di quelle sulla benzina del 29,1% e del 46% di quelle sul gasolio per autotrazione.
Paolo Zabeo del centro studi Cgia afferma: «se questo ritocco all’insù delle accise non verrà bloccato oltre agli automobilisti saranno penalizzate tutte le categorie che utilizzano quotidianamente un’auto o un camion per ragioni professionali: come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori, gli autotrasportatori e i piccoli padroncini.» Mentre il segretario della Cgia Renato Mason osserva: «Tra i paesi che utilizzano l’euro l’Italia ha il prezzo dei carburanti più alto di tutti. Gli ultimi dati riferiti al 24 ottobre scorso ci dicono che da noi il gasolio costa 1,335 euro al litro, contro una media dell’eurozona di 1,165 euro. Va un po’ meglio quando siamo chiamati a rifornirci di benzina, solo perché in Olanda (1,524/l) il costo è superiore al nostro: in Italia infatti il prezzo medio è di 1,487 euro al litro. Un valore nettamente superiore alla media dei paesi che adottano la moneta unica che è pari a 1,356 euro al litro.»