Sono 838 le opere pubbliche incompiute in Italia (ovvero quei manufatti realizzati da enti pubblici per essere fruiti indistintamente dai cittadini e cioè destinate al conseguimento di un pubblico interesse), secondo l’ultimo aggiornamento dell’Anagrafe delle opere incompiute del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha censito regione per regione l’elenco degli interventi che risultavano bloccati al 31 dicembre 2015.
In Toscana, scrive Il Sole 24 Ore oggi in edicola, le opere pubbliche sono 34 per il 2016, una in meno rispetto all’anno precedente: la regione è al nono posto in Italia, insieme al Veneto in una classifica che vede la Sicilia in prima posizione (113 opere pubbliche). Se vediamo la variazione rispetto ai 12 mesi precedenti, la Sicilia passa da 215 interventi bloccati a 113 (-102), mentre sono la Campania registra un +78 (da 12 a 90).
Le 838 infrastrutture costano in soldi pubblici dai «2 ai 3 miliardi all’anno», spiega Andrea Gilardoni, docente di economia e gestione delle imprese all’Università Bocconi e presidente di Agici Finanza d’Impresa che ogni anno produce il dossier sui Costi del non fare.
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