Firenze: laboratori e punti di vendita di merci contraffatte scoperti dai carabinieri

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merceI Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, supportati dai militari della C.I.O del 6° Battaglione Toscana, hanno svolto una specifica operazione finalizzata a smantellare, risalendo all’intera filiera, un’articolata rete di rivenditori e produttori di articoli di pelletteria contraffatta che operava nel centro storico di Firenze. L’attività, condotta da squadre dedicate che hanno operato in abiti civili confondendosi con i turisti, nasce a seguito di numerosi controlli fatti nei giorni precedenti nel centro del capoluogo, che hanno portato al deferimento in stato di libertà, per il reato di contraffazione e commercio di marchi, di 3 numerosi abusivi sulla strada ed al sequestro di diverse centinaia di articoli di pelletteria (borse, portafogli). Acquisiti ulteriori spunti investigativi, si è proceduto ad indirizzare le indagini su un ulteriore livello: quello delle vendita al dettaglio di merce contraffatta all’interno di regolari attività commerciali, tutte individuate nel quartiere di San Lorenzo e vie limitrofe.Durante la particolare attività, condotta con l’ausilio di periti di alcuni noti marchi, venivano denunciati 20 soggetti (titolari e commessi degli esercizi) e sequestrate di diverse centinaia di borse contraffatte. Dai 18 esercizi commerciali, i militari dell’Arma risalivano ai laboratori ove i negozianti si rifornivano della merce contraffatta. Con specifici servizi di osservazione si è infatti appurato che questi si recavano a Sesto Fiorentino per l’acquisto del materiale contraffatto. Pertanto, i successivi controlli effettuati all’interno degli esercizi individuati consentivano di rinvenire circa 500 borse, il cui modello riproduce il design di prodotti registrati dalle grandi maison di moda.
Contestualmente gli accertamenti venivano estesi ai due laboratori individuati, al cui interno, erano rinvenute e sequestrate ulteriori 400 borse della stessa foggia di quelle trovate nei negozi, nonché 2.600 pezzi tra stampi, pellami ed accessori per la loro realizzazione con contestuale deferimento dei due titolari di origine cinese. L’ attività ha dunque portato al deferimento complessivo in s.l. di 26 soggetti, 23 cittadini stranieri e tre italiani, per il reato di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero brevetti, modelli e disegni ed al sequestro di circa 4.000 articoli, fra borse e materiale necessario al loro confezionamento (stampi, pellame ed accessori vari).

 

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