Pil: Istat, +0,3% nel terzo trimestre

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

PilRimbalzo della crescita economica italiana nel terzo trimestre 2016. Il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2015. Lo rende noto l’Istat in base alle stime preliminari. Nel secondo trimestre dell’anno la crescita era stata pari a zero. Migliora il dato sul Pil acquisito per quest’anno. La crescita che si registrerebbe se negli ultimi tre mesi del 2016 la variazione congiunturale del prodotto interno lordo fosse nulla è di +0,8%. La stima precedente, quella basata solo sui dati dei primi due trimestri, era di +0,6%. Le stime del governo sul 2016 indicano una crescita (grezza) dello 0,8%.

La crescita congiunturale del Pil nel terzo trimestre è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’industria e dei servizi e di una diminuzione nell’agricoltura. Lo specifica l’Istat in base alle stime preliminari. Dal lato della domanda, vi è un contributo ampiamente positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte), in parte compensato da un apporto negativo della componente estera netta.

“Con le riforme sale il Pil, senza riforme sale lo spread. Avanti tutta, l’Italia ha diritto al futuro #passodopopasso”. E’ il commento del premier Matteo Renzi su twitter.

Resta stabile invece la crescita del Pil nel terzo trimestre del 2016, come comunica Eurostat in una stima flash: nell’eurozona è salito dello 0,3% rispetto al precedente e dello 0,4% nell’Ue a 28, dati identici a quelli del secondo trimestre. Rispetto allo stesso periodo del 2015 la crescita è stata invece dell’1,6% nella zona euro e dell’1,8% nei 28, anche qui dati analoghi allo scorso trimestre.

Bankitalia rende noto intanto che il debito pubblico italiano a settembre si è attestato a 2.212,6 miliardi, in diminuzione di 12,1 miliardi rispetto al mese precedente. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 32 miliardi, in rialzo rispetto ai 30,2 miliardi dello stesso mese del 2015.

Nei primi nove mesi del 2016 le entrate sono state pari a 302 miliardi, in crescita del 4,6% (13,2 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2015. Bankitalia sottolinea che tale dinamica è stata in parte sospinta da alcune disomogeneità contabili e temporali (riguardanti principalmente l’IVA, le ritenute Irpef, il canone Rai e l’imposta di bollo virtuale).

Calendario Tweet

settembre 2024
L M M G V S D
« Ago    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30