Francois Fillon ha vinto le primarie francesi. Secondo i risultati parziali, ma ormai lo spoglio è alla conclusione, l’ex premier di Nicolas Sarkozy è in testa con il 69,5% dei voti contro il 30,5% per Alain Juppe. Lo afferma l’Alta autorità delle primarie, la commissione organizzativa del voto.
Chi è Francois Fillon? Stile Thatcher ma dietro un sorriso sornione e un eloquio rassicurante: Fillon, la cui arte della perseveranza fu dimostrata da 5 anni ininterrotti da primo ministro di un presidente turbolento come Nicolas Sarkozy, è l’uomo che sfiderà Marine Le Pen e il rischio che il Front National sbarchi all’Eliseo. Sessantadue anni, nato a Le Mans, madre docente di Storia e padre notaio, Fillon non ha fatto nulla per dissimulare la durezza del suo programma ultraliberista in economia e tradizionalista in campo sociale: immigrazione al minimo possibile, mezzo milione di tagli nel pubblico impiego, fine delle 35 ore, e così via.
Meno spettacolare e con meno carica innovativa del Sarkozy che si presentò con il motto lavorare di più per guadagnare di più, Fillon rivendica l’eredità thatcheriana e spaventa il Front National perché molte delle sue proposte somigliano alle ricette di Marine. Ma lui, che resta il premier che ha avuto più popolarità nella storia della Quinta repubblica, non si scompone e soprattutto riconosce che se diventerà presidente non saranno rose e fiori per i francesi: “Ammetto che rispetto a quello di Alain Juppé, il mio è un programma più brutale”, ha detto nel corso dell”ultimo dibattito televisivo con il suo avversario diretto. Anche in politica estera, scelte controcorrente per Fillon: secondo lui bisogna sospendere subito le sanzioni a Mosca e instaurare buoni rapporti con la Russia di Putin, con il quale intrattiene una forma di amicizia. Vorrebbe riaprire un’ambasciata a Damasco e sostenere l’azione russa anti-Isis in Siria.
Cattolico praticante, una moglie – la gallese Penelope Kathryn Clarke – e cinque figli, ha pochi vizi, al di là delle calze rosse da cardinale che acquista regolarmente in una celebre sartoria ecclesiastica del centro di Roma. Infatti Roma e l”Italia sono la sua grande passione, ama la Toscana, conosce bene la Puglia, e passa quasi sempre le Alpi per trascorrere le vacanze insieme alla numerosa famiglia. Giornalista mancato, dopo aver fatto diversi stage alla France Presse, scelse la politica su incoraggiamento del padre e diventò prima assistente parlamentare del deputato Joel Le Theule, nel 1976, poi suo vice capo di gabinetto al ministero della Difesa. Nel 1981, subentrando proprio a Le Theule nel suo collegio elettorale, fu eletto e diventò il più giovane parlamentare dell’Assemblea nazionale. Sotto la presidenza di Jacques Chirac e con Jean-Pierre Raffarin premier, fu ministro degli Affari sociali.
Anche il tranquillo Fillon ha conosciuto una dura sconfitta, e la vittoria alle primarie di oggi rappresenta per lui una forma di riscatto. Era il 2012: finita l”avventura al governo con la vittoria socialista, voleva diventare presidente dell’Ump, antenato dell”attuale partito dei Republicains ma un brutto incidente di motorino – anche questo in Italia, a Capri, mentre era in vacanza ospite di Luca di Montezemolo – lo costrinse a rallentare l’attività. La battaglia per la guida del partito se l’aggiudicò Francois Copé, finito ultimo su sette nella corsa che si è conclusa oggi.
(Ernesto Giusti)