La votazione dei grandi elettori ha confermato l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti superando la soglia dei 270 voti elettorali che assicurano l’ingresso del tycoon alla Casa Bianca senza riservare alcuna sorpresa: non la rivolta auspicata da più parti, non l’ammutinamento, non la crisi di coscienza dell’ultimo minuto.
Trump supera così anche l’ultimo test elettorale prima di giurare da 45/mo presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio. Restano però i dubbi su quanto le cyberintrusioni guidate da Mosca -riconosciute dall’intelligence americana abbiano voluto e alla fine potuto influenzare il processo elettorale. L’ultima parola è possibile solo dopo una approfondita inchiesta del Congresso, almeno secondo un gruppo di senatori -sia democratici sia repubblicani- che chiede a gran voce la creazione di una commissione d’inchiesta a Capitol Hill.