Le squadre di ricerca e salvataggio hanno ritrovato oggi in mare alcuni resti della fusoliera del Tu-154, e le autorità di Mosca continuano a negare che possa essersi trattato di un attacco terroristico. Sostengono che l’ipotesi terrorismo non sia in cima alla lista delle possibili cause. L’aereo è caduto pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Sochi.
«Troveremo le scatole nere al momento opportuno. Sappiamo dove si trovano», ha detto Victor Bondarev, capo dell’aviazione della Russia. La ricerca delle scatole nere è in difficoltà per il fatto che, nel caso dei vecchi Tu-154, non emettono segnali radio che possano agevolarne la localizzazione. Al momento i sub hanno individuato a 1,7 chilometri dalla costa alcuni resti della fusoliera, che è la parte dell’aereo in cui dovrebbe trovarsi la maggior parte dei corpi delle vittime. Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa, già sono stati riportati in superficie due frammenti di grandi dimensioni del sistema di controllo dell’apparato, che si trovavano a meno di 30 metri di profondità.
Secondo i dati preliminari emersi dall’indagine, l’aereo non è riuscito a raggiungere l’altezza prevista per motivi sconosciuti, per cui è poi precipitato in mare. Alcuni esperti tirano in ballo un possibile sovraccarico, ma il Tupolev ha capacità per trasportare 180 passeggeri e ne portava soltanto la metà, oltre che 150 chilogrammi di carico, perlopiù alimenti e medicine. Inoltre l’Fsb sottolinea che l’aereo, che aveva fatto scalo a Sochi per rifornirsi di combustibile, non trasportava neanche dispositivi civili o militari che avrebbero potuto causare un’esplosione a bordo.