Ci sarà più tempo per saldare i canoni 2016 del demanio idrico regionale, con due rate anziché una. Il demanio idrico regionale riguarda chi preleva acqua da torrenti e laghi e chi ne occupa lo spazio lungo gli argini o sopra gli specchi d’acqua con impalcature o terrazze, con ponti o cavi e tubi, con orti oppure in altro modo.
La giunta ha assunto la delibera che stabilisce la possibilità di pagare il canone 2016 per il 50% entro il 31 dicembre 2016 e per il 50% entro il 30 aprile 2017. Con una seconda delibera è stato rinviato a fine febbraio il termine per presentare le dichiarazioni e godere di riduzioni sull’utilizzo del prelevamento dell’acqua, già previste per legge.
Tariffe e regole del demanio idrico da quest’anno erano cambiate. La competenza nel 2016 è tornata alla Regione, che ha uniformato i tanti regolamenti che c’erano, uno diverso per ogni provincia. Con regole e tariffe uguali dalla Lunigiana alla Maremma, dalla costa all’Appennino, tutto sarà più semplice. Ma regole e tariffe diverse avevano colto impreparate alcune aziende. Da qui i provvedimenti emanati dalla regione.