Incidenti mortali: nel 2016 deceduti 61 minori in 59 sinistri. Italia maglia nera in Europa

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L’incidente accaduto il giorno di Natale a Gemona del Friuli (Udine) nel quale è rimasto gravemente ferito un bambino di 4 anni ad opera di un pirata della strada, riapre il sipario sul triste scenario degli incidenti stradali, nei quali, sempre più spesso, sono coinvolti giovani, spesso bambini.

Per la prima volta in Italia dal 2001, dall’analisi dei dati sull’incidentalità ACI – ISTAT per il 2015, le vittime di incidenti stradali sono tornate a crescere del 1,4% rispetto al 2014, con 3.428 decessi, ed un aumento percentuale del 6,4% ha riguardato anche i feriti gravi, 16.000 contro i 15.000 del 2014.

Dal 1 gennaio al 25 dicembre di quest’anno Polizia Stradale e Carabinieri hanno registrato 59 incidenti stradali durante i quali sono 61 i minori deceduti. Dall’analisi statistica per il 2015 sull’incidentalità giovanile, la fascia di età maggiormente coinvolta in incidenti stradali è quella tra i 20 ed i 24 anni di età con 282 morti, seguita dalla fascia tra i 15 ed i 19 anni con 151 morti; si sono poi registrati 13 morti nella fascia di età 10-14 anni, 10 nella fascia 5-9 anni e 17 nella fascia 0-4 anni.

L’Italia si guadagna così la maglia nera per l’incidentalità stradale anche in ambito europeo, con un tasso di mortalità pari al 56,3 a fronte della media europea del 52,0. Il fatto che si registrino ancora parecchi incidenti nei quali siano coinvolti bambini e adolescenti sino ai 14 anni di età, allontana l’Italia dall’obiettivo stabilito dal Piano Nazionale Sulla Sicurezza Stradale Orizzonte 2020, elaborato dal MIT secondo il quale Sulla strada: Nessun bambino deve morire.

Il piano stabilisce come Vision e obiettivo tendenziale di lungo termine di azzerare il numero di bambini che muoiono sulle strade italiane entro il 2020. Un percorso finalizzato a realizzare un sistema stradale sicuro, caratterizzato da elementi e regole che consentano a ogni bambino di circolare nella massima sicurezza. L’impegno richiesto – spiega la Polizia – per migliorare il sistema nel suo complesso è grande, richiede risorse, una cultura della sicurezza stradale radicata e necessita di un approccio integrato, basato su soluzioni efficaci, efficienti e innovative».

 

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