Economia: peggiorano i conti pubblici (+0,1%) ma crescono redditi e consumi (+0,3%)

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Inatteso peggioramento dei conti pubblici dell’Italia nel 3° trimestre 2016. Secondo l’ultima rilevazione dell’Istat, il rapporto deficit/PIL è stato pari al 2,1%, in lieve peggioramento (+0,1 punti percentuali) rispetto allo stesso trimestre del 2015 e rispetto alle attese degli economisti. Positivo il saldo primario della Pubblica Amministrazione (indebitamento al netto degli interessi passivi), con un’incidenza sul PIL dell’1,7% (1,9% nel terzo trimestre del 2015). Il saldo corrente è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul PIL dello 0,8% (1,5% nel terzo trimestre del 2015).

CRESCONO REDDITI E CONSUMI – Abbiamo già riferito che è scesa la pressione fiscale, attestata al 40,8%, segnando una riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di questo fattore ha beneficiato il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. In presenza di un incremento congiunturale dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi delle famiglie, il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato ancora registrando un incremento dello 0,1%. La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41,7%, è risultata invariata rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari al 19,4%, è aumentato di 0,3 punti percentuali.

 

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