Istat, lavoro: disoccupazione in risalita a novembre 2016. E’ all’11,9%. E i disoccupati under 25 sono il 39,4%

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E’ di nuovo allarme rosso. La disoccupazione riprende a salire. Quella giovanile torna a sfiorare il 40%. E’ al 39,4%. Il dato in controtendenza? Aumenta l’occupazione tra gli over 50, e calano gli inattivi, coloro che avevano smesso di cercare lavoro. E che ora pare abbiano ripreso fiducia nel poterlo trovare.

CONSULTA – Ecco il quadro del mondo del lavoro che emerge dai dati preliminari dell’Istat relativi al mese di novembre del 2016. Dati che arrivano a pochi giorni dall’attesa sentenza della Consulta, prevista per mercoledì, sui tre quesiti referendari posti dalla Cgil sul Jobs Act. L’esercito dei disoccupati, intanto, continua ad aumentare. La stima è in crescita (+1,9%, pari a +57 mila), dopo il calo dello 0,6% registrato nel mese precedente. L’aumento si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione sale all’11,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali su base mensile, ai massimi da giugno del 2015.

NOVEMBRE – I disoccupati sono 3milioni e 89mila. Secondo i tecnici dell’Istituto, l’aumento di novembre, è sostanzialmente frutto della diminuzione del numero degli inattivi e della conseguente maggior partecipazione al mercato del lavoro. A novembre, infatti, la stima degli inattivi scende (-0,7%, pari a-93 mila) e il relativo tasso cala al 34,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali, ai minimi dal 1977. Su base annua gli inattivi calano del -3,4%, pari a -469 mila. Per i giovani la situazione torna a peggiorare. La disoccupazione degli under 25 si riporta ai livelli del settembre 2015 attestandosi al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. E a calare è anche il tasso di occupazione dei 15-24enni che diminuisce di 0,1 punti percentuali (-7mila occupati in un mese), mentre quello di inattività cala di 0,6 punti. Anche per i giovani, comunque, si conferma il trend di una maggiore partecipazione al mercato del lavoro visto che il numero degli inattivi cala di 38mila unità in un mese.

OCCUPATI – Sul fronte dell’occupazione, la situazione è di sostanziale stabilità. La stima degli occupati è in lieve crescita rispetto a ottobre (+0,1%, pari a +19 mila unità). L’aumento riguarda le donne e gli ultracinquantenni. Guardando in particolare agli over 50, complice l’innalzamento dell’età pensionistica, i dati mostrano un aumento di 75mila occupati in un mese e di 453mila in un anno. In generale, aumentano gli indipendenti e i dipendenti permanenti, mentre calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è pari al 57,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre. Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, l’occupazione si mantiene sostanzialmente stabile, ma nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell’occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione. Dal fronte sindacale arriva la richiesta d’interventi ad hoc. Il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, ha chiesto d’individuare gli strumenti più utili al rilancio, quantitativo e qualitativo del lavoro.

(Ernesto Giusti)

 

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