Firenze, Pitti Uomo 2017: 24.300 compratori provenienti da 100 Paesi. E 36 mila visitatori

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I numeri sottolineano il successo. Le proiezioni sui dati relativi alle presenze a Pitti Uomo indicano un’affluenza complessiva di circa 24.300 compratori – provenienti da oltre cento paesi – e un totale di 36.000 visitatori. Ne dà notizia una nota di Pitti Immagine.

«Siamo davvero contenti di questa edizione di Pitti Uomo -dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine- ma la cosa più importante per noi è il giudizio largamente positivo che emerge dalla grande maggioranza degli espositori e dei migliori negozi e punti vendita internazionali sull’organizzazione, sulla qualità e la varietà stilistica delle collezioni, il livello del confronto tra domanda e offerta, gli eventi speciali».

«Quanto alla presenza dei buyers sono ovviamente molto soddisfatto della partecipazione estera, che si è confermata sugli altissimi livelli della scorsa edizione invernale (circa 8.800 persone) e tutto sommato mi sembra un buon risultato anche quello italiano (-3.5% rispetto a gennaio 2016), considerando l’altalena di stati d’animo, sentimenti e proiezioni sul futuro che il nostro paese sta vivendo da qualche tempo: si parla comunque di ben 15.500 compratori italiani e quelli più importanti erano tutti in Fortezza da Basso. Qui a Pitti lavoriamo per trasmettere energia, ottimismo e idee, e veniamo ripagati con la stessa moneta: cosa possiamo volere di più?».

Per quanto riguarda l’internazionale, Germania, Giappone, Uk, Francia, Spagna, Olanda, Cina e Stati Uniti si piazzano ancora una volta ai primi posti della classifica delle presenze; un più che confortante recupero della Russia fa da contraltare a un robusto calo degli arrivi dalla Turchia; i principali mercati dell’Europa dell’Est e del Nord (soprattutto Svezia e Danimarca, mercati affluenti e sofisticati per il sartoriale e la moda di ricerca) si confermano in costante aumento; molto bene le nuove destinazioni come Canada, Israele e Sudafrica; defezioni da paesi come Irlanda, India, Messico ed Emirati Arabi; stabile nel complesso l’area del Sud-Est asiatico, con paesi strategici come Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan e Singapore. A rafforzare il tono positivo della manifestazione va ricordato il ricco e multiforme calendario degli eventi speciali (PS by Paul Smith,Golden Goose Deluxe Brand, il tributo a Ciro Paone, Tim Coppens, Cottweiller per Reebok) e le iniziative mirate a promuovere e valorizzare i brand emergenti, i giovani designers e gli artigiani del terzo millennio: le sezioni My Factory, Make, Unconventional e Open, insieme al progetto speciale Latest Fashion Buzz promosso da Mini, ai fashion shows dei Pitti Italics (Sansovino 6, Lucio Vanotti e Carlo Volpi) e gli eventi dei giovani stilisti coreani e giapponesi.

 

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