Antonio Tajani, uomo di Fozra Italia da sempre vicinissimo a Silvio Berlusconi, è il nuovo presidente del Parlamento europeo. Era candidato per il Partito Popolare Europeo e, al ballottaggio, ha ottenuto 351 voti contro i 282 dell’avversario socialdemocratico Gianni Pittella, uomo del Pd. Per la prima volta un italiano diventa presidente del parlamento Ue. Tajani prende il posto del tedesco Martin Schultz, colui che, anni fa, attaccò frontalmente Berlusconi nell’Aula europea.
Applausi, abbracci e strette di mano degli eurodeputati in aula a Strasburgo all’indirizzo di Tajani, eletto presidente del Parlamento europeo. Lungo abbraccio anche con l’avversario, il socialista Pittella che si è avvicinato per salutarlo e congratularsi. Al settimo cielo Silvio Berlusconi, che considera questo successo un segnale che potrà riverberarsi favorevolmente sull’Italia.
Non erano bastati i primi due turni di votazioni per eleggere il nuovo presidente del Parlamento Ue. A dare una spinta a Tajani è stata decisione di Guy Verhofstadt, leader dei liberali, di ritirare la sua candidatura. La mossa dell’ex premier belga è arrivata dopo un accordo raggiunto nella notte con i popolari, che ha rilanciato la coalizione tra i due gruppi (in cambio, tra le altre cose, della conferma delle due vicepresidenze per i liberali e del ruolo di negoziatore della Brexit per Verhofstadt). Una coalizione da cui i socialisti (fino a questo punto della legislatura in maggioranza con gli altri due gruppi) sono stati esclusi: «La grande coalizione è finita», ha ripetuto questa mattina Gianni Pittella nell’Aula di Strasburgo. Il rischio per loro adesso è di finire marginalizzati in un’Europa in cui i popolari già detengono la guida del Consiglio europeo (Donald Tusk) e della Commissione (Jean-Claude Juncker).
(Paolo Padoin)