Terremoto e neve: stalle crollate, allevatori disperati in Abruzzo, Marche e Lazio. Interviene l’Esercito

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Le ultime violente scosse e le nevicate abbondanti hanno reso più tragica la situazione degli sfollati nelle zone di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio e hanno aggravato le difficoltà di agricoltori e allevatori per il crollo di altre stalle e la difficoltà di approvvigionarsi per la neve e la precarietà delle vie di comunicazione. E’ intervenuto anche l’Esercito, ma la gente è esasperata e non ne può più.

AMATRICE – Ad Amatrice è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant’Agostino. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Ora la torre campanaria di Sant’Agostino, dopo le due scosse di stamane, è definitivamente crollata. ​La protezione civile delle Marche ha diramato un allarme valanghe sul territorio regionale. La misura è stata decisa – si apprende da fonti della Regione – a causa della neve e delle nuove scosse di terremoto.​

FOLIGNO – A Rieti e provincia, così come a Foligno (Perugia) le scuole sono state evacuate per il susseguirsi delle scosse. A Foligno sono state avvertite in modo particolarmente forte. Gli studenti di ogni ordine e grado sono usciti poco dopo le 11 e stanno tornando nelle loro abitazioni.

CAMPAGNE – E’ tornata la paura nelle campagne e nelle stalle tra Amatrice e Accumoli, dove le nuove scosse hanno aggravato l”emergenza causata dalla morsa del gelo e della neve che da giorni non dà tregua. La Coldiretti del Lazio, infatti, chiede di intensificare le attività di soccorso e di assistenza agli allevatori rimasti bloccati nelle loro case e nelle loro aziende per non abbandonare gli animali.

GENTILONI – Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è messo in contatto con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e segue direttamente la situazione. ll presidente ha sentito anche Vasco Errani e Roberta Pinotti. Nelle frazioni più isolate, in particolare Montereale. Campostosto e Capitignano. A Montereale è stata evacuata una struttura di accoglienza per anziani. La gente protesta perchè nessuno riesce a fare iniziative concrete nonostante le promesse fatte, a suo tempo, anche da Renzi.

CURCIO – Al momento non ci risultano persone decedute. Dobbiamo partire da questo. Lo ha detto il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio dopo la riunione al Dicomac di Rieti per fare il punto della situazione sulla gestione dell’emergenza post terremoti e maltempo.
«Chiaramente da stamattina sono state riazzerate le priorità operative, essendo già in corso la programmazione dell’invio dei mezzi per il maltempo – ha aggiunto – La programmazione è stata rivisitata perché si è data più importanza alla salvaguardia della vita umana».

 

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