Trump: limiti all’immigrazione e potenziamento dell’ esercito. L’America non dimentica l’11 settembre 2001

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Trump ha deciso un giro di vite sull’immigrazione, contro il pericolo terrorismo:

– Sospeso per 3 mesi l’ingresso da 7 paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen.
– Sospeso per 120 giorni il programma d’ammissione di tutti i rifugiati e fino a ulteriore comunicazione l’ingresso di quelli siriani.
– Tagliato di oltre la metà il numero dei rifugiati che gli Usa prevedono di accettare quest’anno, portandolo a 50mila.
– Sospeso il programma Visa interview waiver, che consentiva agli stranieri titolati di chiedere il rinnovo del visto senza affrontare il colloquio personale con le autorità Usa.
– Dopo i 120 giorni di sospensione dell’ingresso di rifugiati, priorità a quelli appartenenti a minoranze perseguitate per motivi religiosi.
– Velocizzazione del sistema biometrico per tracciare le entrate e le uscite di tutti i viaggiatori negli Usa.
L’ingresso di cittadini e rifugiati siriani è dannoso per gli interessi Usa, dice il presidente nel suo ordine esecutivo.

Il Presidente intende così potenziare controlli estremamente accurati sull’immigrazione per impedire ai terroristi islamici di entrare negli Usa. «Non abbiamo dimenticato la lezione dell’11 settembre», ha osservato. Parallelamente Trump ha firmato al Pentagono un ordine esecutivo per cominciare una grande ricostruzione dell’esercito. Un ordine, ha spiegato, per iniziare una grande ricostruzione delle forze armate americane, per sviluppare un piano per nuovi aerei, nuove navi, nuove risorse e strumenti per i nostri uomini e le nostre donne in uniforme.

 

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