Call center: l’Europa prepara un regolamento per limitare le chiamate indesiderate

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Tutti noi siamo inondati da chiamate di call center che ci disturbano, specialmente alle ore dei pasti, per offrirci i servizi più vari, ma soprattutto di telefonia, gas e luce.

Adesso pare che la Commissione europea, venendo incontro alle lamentele dei consumatori, abbia predisposto una bozza di regolamento sulla riservatezza che ha presentato nelle settimane scorse. Si prevede che un solo prefisso speciale, e solo quello, possa essere utilizzato dai teleoperatori. Attenta ai conti degli Stati, la Commissione ipotizza che si possa anche pagare una tassa per ottenere queste numerazioni.

È una soluzione semplice ma è difficile che venga adottata a breve in Italia. La nostra legislazione in proposito è tra le più tolleranti nel continente, tanto che hanno fatto flop fino a oggi i tentativi di arginare il fenomeno. Da noi esiste solo lo sbarramento del Registro delle opposizioni, che però copre poco più dell’un per cento delle utenze (non è esteso ai cellulari) e nemmeno tutti gli operatori di telemarketing sono così corretti da rispettarlo. In atto esiste solo la proposta di aprire il registro delle opposizioni anche a tutti i numeri dei telefoni cellulari. Sarebbe un primo passo, ma giace in parlamento, probabilmente perché molte forze politiche temono che interventi troppo radicali potrebbero mettere in ginocchio un comparto che impiega 40 mila lavoratori.

 

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