Caccia, chiude la stagione venatoria 2016-’17: per l’Enpa è stata «la peggiore strage di animali autorizzata»

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Martedì 31 gennaio 2017 si chiude la stagione venatoria. L’Enpa, ente nazionale protezione animali, la definisce come «la peggiore strage autorizzata degli ultimi anni». L’Enpa, in una nota, ne parla come una vera e propria caccia selvaggia, che non si è fermata neanche davanti alle conseguenze del terremoto. Una caccia selvaggia conseguenza anche dei provvedimenti delle Regioni che, nonostante i pronunciamenti di Tar, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale, avrebbero regalato ai cacciatori maggiore possibilità e libertà di sparo.

«Non possiamo – scrive l’Enpa – non rimarcare il totale disinteresse di colui il quale è istituzionalmente deputato alla tutela della biodiversità, vale a dire il ministro dell’Ambiente che, anzi, ha dimostrato di essere incapace di porre fine alla strage dei migratori e di ottenere dalle Regioni il rispetto delle prescrizioni dell’Ue». I calendari venatori di quest’anno, sottolinea l’ente, hanno previsto la possibilità di sparare a specie precedentemente escluse perché in grave declino, e nulla è stato fatto per aderire alle richieste dell’Unione Europea di fermare la caccia nella stagione della migrazione pre-nuziale e durante la fase della dipendenza dei piccoli dai genitori. Richiesta oggetto di una procedura Pilot (la numero 6955), propedeutica alla procedura d’infrazione vera e propria.

 

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