Sciopero dei lavoratori Aferpi

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Proclamato per l’intera giornata di domani, giovedì 2 febbraio, lo sciopero dei dipendenti Aferpi di Piombino. Le sigle Fim, Fiom, Uilm, Ugl annunciano che la mobilitazione continuerà finché non saranno date certezze sul futuro dell’ex Lucchini e dei lavoratori.
La mobilitazione nasce per la mancata realizzazione dell’Accordo di programma del 2014: il piano per rilanciare gli impianti dell’ex Lucchini, passati ad Aferpi, società controllata da Cevital, procede a singhiozzo nonostante l’impegno del Governo, della Regione e di Issad Rebrab, il magnate algerino che ha già impegnato 92 milioni.

I sindacati denunciano che «lo stabilimento si sta gradualmente spegnendo». «Manifestiamo – spiegano – in difesa del Progetto Piombino così come configurato nell’Accordo di programma verso il quale i firmatari sono tenuti a rispettare tutti gli impegni presi».

Oltre allo sciopero di 24 ore, è prevista una manifestazione con partenza alle ore 9,30 dal cavalcavia dello stabilimento della ex Lucchini con la presenza delle segreterie nazionali e un comizio davanti al palazzo comunale.
Della situazione a Piombino ha parlato oggi anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda durante un evento in Regione Toscana: «Francamente di incontri ne abbiamo fatti tanti, adesso vorrei vedere gli investimenti».
«Noi ci siamo visti – ha ricordato Calenda – con il governatore Rossi e con i sindacati mi pare 10 giorni fa. Vedrò la prossima settimana Rebrab, a cui ho scritto una lettera in termini un po’ formali».

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