La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per subornazione di testimone in merito alle dichiarazioni fatte da un ospite della comunità Il Forteto al processo contro Rodolfo Fiesoli e contro suoi collaboratori per maltrattamenti e violenze sessuali ai minori affidati dal tribunale alla comunità di Vicchio (Firenze). Al momento risultano indagati i suoi due genitori affidatari perché lo avrebbero istigato a non testimoniare in modo corretto. Il teste arrivò al Forteto all’età di 11 anni coi tre fratelli, provenendo da una famiglia ‘difficile’. Oggi adulto, sarebbe stato costretto a deporre al processo dicendo di aver vissuto serenamente per venti anni nella comunità. Ora però denuncia di aver subito pressioni per riportare cose false in aula.