Prato, caporalato: denuncia di essere sfruttato e viene investito con un’auto. Fermati due pakistani

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La procura di Prato indaga su un presunto giro di caporalato. E ha deciso il fermo di due pakistani accusati di tentato omicidio. Motivo? L’investimento, con un’auto di grossa cilindrata, di un marocchino che aveva denunciato di essere sfruttato da un giro di caporalato per lavori agricoli. Proprio la procura di Prato ha in corso una indagine su tale fenomeno che aveva già mesi scorsi ad alcuni arresti.

L’investimento è avvenuto il 30 gennaio scorso in via Visiana a Prato: l’uomo ha riportato traumi a testa e gambe. Nonostante le operazioni subite è tutt’ora ricoverato all’ospedale di Santo Stefano di Prato. Secondo le indagini i due fermati avrebbero attentato alla vita del marocchino a causa della sua denuncia. Nel maggio 2016, l’uomo aveva letto sui giornali dell”inchiesta della procura pratese sul caporalato nel Chianti, con lo sfruttamento di profughi che venivano impiegati in un’azienda vitivinicola. L’uomo si era così deciso a denunciare un episodio nel quale lui stesso era stato coinvolto, sempre in Toscana.

 

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