Firenze: caccia ai tre evasi da Sollicciano. Controlli a tappeto su treni, bus, autostrade

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La notizia della clamorosa evasione da Sollicciano ha fatto il giro del mondo. Domanda: com’è possibile che si possa scappare da un carcere, in Italia, solo segando le sbarre di una cella e calandosi con delle lenzuola? Vengono in mente le evasioni da film dalle celle degli uffici dello sceriffo nei western di una volta. Ma Sollicciano, almeno nell’immaginario collettivo, dovrebbe essere un’altra cosa. E’ vero che il sindacato della Polizia penitenziaria aveva fatto presente la situazione, soprattutto del muro con qualche problema, ma quello che è accaduto lascia sconcertati.

Intanto è caccia aperta ai tre romeni evasi. Le note di ricerca sono state diramate alle forze dell’ordine su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione a stazioni di treni e bus, ma anche alle autostrade. Tra le ipotesi, quella che gli evasi, componenti di un’organizzazione specializzata in furti e arrestati i primi di febbraio, siano fuggiti a bordo di un’auto guidata da un complice che potrebbe averli attesi fuori. Per chiarire le modalità della fuga, i carabinieri stanno visionando le telecamere della zona ed effettuando altri accertamenti per verificare la presenza di eventuali fiancheggiatori. I tre detenuti sono evasi intorno alle 20.00, calandosi dal muro di cinta grazie a un lenzuolo. Sono tutti stranieri, di origine romena. Le ricerche sono scattate subito: polizia, carabinieri e polizia penitenziaria hanno già attivato anche dei posti di blocco.

Di chi si tratta? Sono tre dei componenti dell’organizzazione specializzata in furti e spaccate smantellata dai carabinieri tra Firenze e Lucca nei primi giorni di febbraio. Le ricerche vengono svolte anche con i cani molecolari del nucleo cinofili dei carabinieri di Firenze. La banda, 25 persone tutte romene, era specializzata in azioni fulminee, in media un minuto e mezzo a colpo, per fare razzia preferibilmente di gioielli, cellulari, tablet, auto di grossa cilindrata.

Avrebbero fatto un buco nel muro della cella e poi si sarebbero calati nel cortile adibito all’ora d’aria, quindi avrebbero scavalcato il muro di cinta: è la prima sommaria ricostruzione dell’evasione dei tre romeni avvenuta stasera verso le 19 dal carcere di Sollicciano. Secondo quanto si apprende, ad accorgersi dell’evasione gli agenti penitenziari durante il controllo, probabilmente una mezzora dopo la fuga. I tre detenuti potrebbero essersi quindi allontanati in macchina; forse c’era qualcuno ad attenderli.

I nomi dei detenuti di nazionalità romena evasi dal carcere di Sollicciano sono Ciocan Danut Costel, Bordeiano Costel e Doncin Constantin Catalin. Confermata appare poi la ricostruzione di come sia avvenuta la fuga. I tre detenuti evasi, a quanto si apprende, avevano un fine pena nel 2018. Erano in carcere per dei furti con spaccata compiuti come detto in negozi di Lucca e per ricettazione

 

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