Auto: smartphone e sistemi di riconoscimento biometrico sostituiranno le chiavi di apertura

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I sistemi di apertura a distanza dei veicoli tramite app, smartphone, sms, ma anche con impronte digitali e quelli di messa in moto tramite il riconoscimento vocale e dell’iride sono destinati in futuro a remunerative opportunità di business per l’industria automobilistica. Lo rileva il report Strategic Analysis of Automotive Keyless Access Systems, di Frost&Sullivan, precisando che «le chiavi tradizionali continueranno a esistere e a essere utilizzate ma gli smartphone diventeranno una seconda chiave e, sul lungo periodo, in abbinamento ai sistemi di riconoscimento biometrico (iride, impronte digitali, voce, ecc., ndr) permetteranno anche di mettere in moto il veicolo. Entro il 2025 – afferma il report – il tasso di diffusione dei dispositivi intelligenti e dei sistemi di accesso biometrici nel mercato nordamericano raggiungerà l’8,1%, mentre si prevede che nell’Unione Europea sarà del 9%». E questo in un mercato che varrà nel complesso dai 10 ai 12 miliardi di dollari (da circa 9,4 a 11,3 miliardi di euro, ndr) e sarà guidato dall’innovazione tecnologica, dalla crescita di dispositivi connessi, dai sistemi di sicurezza e di ingresso al veicolo attivabili tramite smartphone.
Al riguardo, spiegano gli analisti di Frost&Sullivan, un ruolo propulsivo sarà giocato dalla prevista saturazione della tecnologia a radiofrequenza, quella per intendersi impiegata per gli attuali telecomandi. Questo porterà a un exploit nell’utilizzo del Bluetooth a bassa energia (BLE), degli strumenti biometrici e delle connessioni senza fili di tipo Wi-fi (Near-Field Communication) che rappresenteranno la prossima ondata di tecnologie wireless nel settore automobilistico.

 

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