Voucher. Ultimo progetto: due ticket, uno per le famiglie (10 euro), l’altro per le imprese (15 euro)

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Continuano le discussioni del governo e delle forze politiche, impegnate a trovare una soluzione al problema dei voucher in tempo utile per disinnescare la mina del referendum proposto dalla Cgil. Si pensa adesso d’introdurre un doppio voucher, uno imprese da 15 euro e uno per famiglie da 10 euro. Tetto massimo di 2.000 euro a lavoratore, con la possibilità di utilizzare più persone, fino a raggiungere la quota massima di 5.000 euro per le famiglie e 3.000 euro per le imprese. Il ddl con il testo unificato sui buoni per il lavoro è quasi pronto, e dovrebbe essere presentato in commissione Lavoro alla Camera.

Tra le principali novità del disegno di legge c’è l’introduzione del vincolo, che consente di poter utilizzare il lavoro occasionale solo se l’impresa non ha dipendenti. Nel frattempo si studiano le varie ipotesi ancora sul campo, su alcune questioni come la platea dei soggetti interessati dai voucher. Da una parte si pensa di stilare una lista che comprenda studenti, pensionati, disabili e disoccupati; in alternativa si potrebbe invece prevedere la possibilità di aprire i voucher a tutte le categorie. Per il presidente, Cesare Damiano, la situazione che si è creata con il proliferare dell’utilizzo dei buoni «va affrontata e risolta in tempi rapidi, per dare una risposta al paese. La commissione è al lavoro per poterlo fare».

 

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