Elezioni: gli ultimi sondaggi vedono in testa, di poco, il M5S appaiato con il Pd (29%), ma c’è equilibrio fra i tre poli

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Il più recente sondaggio di Nicola Piepoli, realizzato ed illustrato su la Stampa, mostra che il Movimento Cinque Stelle diventa il primo partito italiano, ma che esiste un perfetto equilibrio fra i tre poli (Pd, M5S, centrodestra), il che rende complicata la situazione politica in vista delle elezioni.

Piepoli ci informa che i grillini guadagnano mezzo punto percentuale rispetto alla settimana scorsa e raggiungono il Pd al 29%. Il sorpasso è imminente perché il M5S, a differenza dei dem, è in lenta ma costante crescita. Le rilevazioni fotografano un’Italia tripolare: il centrodestra unito è al 28,5%, anche se non è scontato che le tre forze principali (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) si presentino alle elezioni coalizzate tra di loro. I fuoriusciti dal Pd (Mdp) non decollano e restano inchiodati al 3,5%, un punto in più di Sinistra italiana. Mentre naviga attorno al 3% anche Ncd, il partito centrista di Angelino Alfano.

E’ stato poi chiesto al campione esaminato se il consenso nelle tre maggiori forze politiche del Paese fosse cresciuto, rimasto uguale oppure diminuito. È il Movimento 5 Stelle l’unica forza politica a ottenere un saldo positivo. Perché? La motivazione principale è che i grillini sono considerati dagli intervistati «più vicini ai cittadini» perché «lavorano per il Paese». Il Pd subisce invece una forte diminuzione del consenso percepito, con il 44% degli intervistati che ritiene che la fiducia sia diminuita. I dem vengono avvertiti come un partito ripiegato su se stesso che trascura i reali problemi del Paese (questa è la motivazione per il 13% degli interpellati). Inoltre il Pd viene percepito come una formazione meno compatta del passato (9%) e lontana dall’opinione pubblica (8%).

Per quanto riguarda il centrodestra, considerato come una forza unitaria, anche qui gli intervistati ritengono che il consenso sia diminuito (19%). Lega e Forza Italia sono percepiti come ripiegati su loro stessi, intenti a discutere di schieramenti e alleanze e non vicini alle esigenze dei cittadini. Dall’analisi dei dati emerge inoltre che il Movimento 5 Stelle è visto dagli elettori come immune da scissioni o diatribe interne, motivo per cui è percepito come più affiatato quindi più stabile e affidabile degli altri.

Ma da qui alle elezioni ci sarà comunque qualche altra evoluzione.

 

 

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