La Fiorentina (gol di Babacar) batte il Bologna (1-0) e continua a rincorrere l’Europa. Sousa mette solo nel finale Saponara e Chiesa

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

«Noi cantiamo solo per la maglia», urla la Fiesole a fine partita. Ma la Fiorentina, nonostante le stranezze di formazione di Paulo Sousa (fuori Chiesa e Saponara, entrati solo nel finale), collezione la terza vittoria consecutiva per 1-0 (Cagliari, Crotone e Bologna) e continua a sperare nell’impresa: il sesto posto che dà diritto ai preliminari di Europa League. Intanto ha rosicchiato due punti al Milan, bloccato sul pareggio a Pescara. Però l’Atalanta vola… La scommessa va avanti: bisogna vincere domenica a Genova, contro la Sampdoria, poi contro l’Empoli, (vigilia di Pasqua) e quindi la sfida diretta con l’Inter. In teoria tutto può ancora succedere. In pratica bisogna ammettere che i viola giochicchiano ma non convincono. Le scelte di Sousa di tenere in panchina, fino a metà ripresa Saponara, e fino agli ultimi sgoccioli di partita Chiesa, non sono molto comprensibili. Tello e Ilicic, a parte qualche sprazzo, hanno provocato più confusione che altro. Milic? Imbarazzante per quadi tutta la partita: tranne il felicissimo cross per la testa di Babacar (subentrato as Kalinic afflitto da mal di schiena) che ha deciso la partita. Il Bologna? Praticamente non ha mai tirato in porta. Mi aspettavo un po’ di più d Destro e, forse, anche da Verdi, comunque il più ordinato. Donadoni non mi ha mai covinto come allenatore. Come giocatore ricordo quando sbagliò il rigore contro l’Argentina nelle semifinali di Italia ’90. Morale? La Fiorentina si goda la vittoria, ma pensi al match di Marassi: una specie di prova del nove in questa affannosa rincorsa finale all’Europa.Duello fra Cristoforo e Mbaye

SOUSA – Sbuca dal sottopassaggio Federico Chiesa, con la tuta della riserva destinato alla panchi na, e il Franchi gli tributa un grande applauso. Arriva subito dopo Paulo Sousa e i fischi si sprecano. L’ultima sfida dell’allenatore, dopo il pesce d’aprile della conferenza stampa (in cui si è burlato di tutti dicendo che la società gli avrebbe proposto un rinnovo di contratto), è l’esclusione, appunto, di Chiesa e Saponara. In campo Cristoforo e Milic. Uno schiaffo al buon senso? O l’atteggiamento di quello che, per fare dispetto alla moglie, … Un barlume di speranza per centrare la qualificazione Uefa c’è. La Curva Fiesole si sgola e incita la Fiorentina. Subito palla buona per i viola: tira Milic appena fuori area (1’) m Kalinic s’improvvisa difensore: respinge involontariamente di tacco facendo sfumare l’azione. Cinque minuti dopo il Bologna potrebbe segnare: buca Tomovic, Krejci serve Destro ma Sanchez lo va a murare. Provvidenziale. La Fiorentina attacca, ma si perde spesso nel fittissimo centrocampo (5 giocatori) di Donadoni. Tatarusanu (11’) deve uscire di piede fino a tre quarti per anticipare Destro lanciato a rete.

Tomovic in acrobazia

CURVA FIESOLE – La Fiorentina è intraprendente, ma non riesce a trovare lo spiraglio. Provare a tirare anche da 20 metri no? La curva Fiesole però apprezza la volontà. E sprona quelli che, un grande giornalista del passato, Beppe Pegolotti, chiamava “i nostri ragazzi”, ossia i viola. I quali rispondono con impeto, nonostante la mancanza delle incursioni da destra di Chiesa (Tello, purtroppo, è altra cosa…) e di un trequartista di qualità (Bernardeschi è infortunato e Saponara, chissà perché, si trova relegato in panchina). Borja Valero, con tutto il bene che gli si può volere, non è un trequartista. Al 20’ Kalinic è lanciato bene da Ilicic, ma al limite dell’area viene spinto e travolto da Gastaldello. Kalinic finisce a terra in area. E invoca il rigore, che non c’è. Ma la punizione dal limite sì. Doveri, olimpico, lascia correre. Poi fa un gesto come per dire che era stato Kalinic a a sgomitare. Ma dai … Milic è imbarazzante, anche nel controllo di palla. Ilicic (27’) parte da metà campo, entra in area, però si allunga goffamente la palla. Che finisce tristemente sul fondo. Ahi, ahi. Dalla curva Fiesole (che poco prima aveva dedicato uno striscione a Simone, tifoso di 20 anni morto in motocicletta) risale il grido: Per vincere bisogna spendere… Destinatari i fratelli Della Valle. Poco dopo suscita ilarità anche Sanchez nel tentativo di arpionare un pallone in attacco. Sousa, che aspetti a cambiare? Non ti accorgi che davanti servono personalità e qualità?

Leggi anche:   Strage di Paderno: 17enne reo confesso trasferito dal Beccaria a Firenze. Prima aveva incontrato i nonni

PIOGGIA – Due colpi di testa (prima Kalinic, poi Borja) illudono la Fiorentina. Ma il primo tempo sta per finire. Mirante respinge in uscita un’altra incursione di Borja. Purtroppo innocua. Nonostante Kalinic, la Fiorentina non punge. Il Bologna prende coraggio e fa tremare la difesa viola cercando di sfondare dalla parte di Tomovic, che una la prende e l’altra … la buca. E a tre quarti il problema è evidente: Borja in quel ruolo non risulta efficace. Non ha il tiro devastante. E talvolta anche la mira gli fa difetto. In avvio di ripresa Kalinic resta negli spogliatoi. Lo sostituisce Babacar. La partita ricomincia sotto un violento scroscio di pioggia. Ilicic comincia imperversare, ma senza fortuna.

BABACAR – Però succede che, qualche volta, anche le querce… fanno i limoni. Dal piede di Milic (6’) parte un cross magistrale, degno, che so, di Marcelo del Real Madrid. Non esagero: il pallone arriva preciso sulla testa di Babacar che lo indirizza all’angolo basso alla destra di Mirante. Fiorentina finalmente in vantaggio. Però lo deve gestire. E’ vero che il Bologna non ha grande consistenza, se si escludono Verdi e pochi altri, ma è altrettanto vero che la Fiorentina soffre notoriamente di … clamorosi crolli. I più clamorosi, in ordine di tempo, contro il Borussia Moenchengladbach e contro il Torino. Però, però… Tello (21’) viene liberato benissimo a destra, scatta e arriva in area, seminando il panico fa Maietta, Gastaldello e Torosidis: la conclusione è ribattuta. Ilicic combina un guaio dopo l’altro: nei più banali appoggi e anche sotto porta, quando ci arriva. Sousa (25’) si decide a sostituirlo con Saponara. Che mostra subito la qualità superiore del suo controllo e dei suoi passaggi. E al 32’ costringe Mirante a una gran deviazione in angolo.

SCIARPA – Dalla Curva Fiesole spunta un altro striscione: «Berna dacci retta, per pulirci il c… era perfetta». Il riferimento, ovvio, alla sciarpa bianconera che il sindaco di Viareggio, Del Ghingaro, voleva mettergli al collo allo stadio dei Pini. Il Bologna cerca di stringere i tempi, affondando i colpi. Ma si espone ai contropiede viola. Il problema? La lentezza di Borja: che quando arriva al limite dell’area rossoblù si ferma, torna indietro, cerca improbabili triangolazioni facendo rientrare tutti gli avversari. Al 39’ il cenno di Sousa a Chiesa: fuori Tello, a volte perfino indisponente, e in campo Federico. Migliora, naturalmente, la Fiorentina, grazie alla migliore qualità. Anche nei 4’ di recupero (arbitro Doveri insufficiente, soprattutto perché sempre lontano dall’azione), la Fiorentina mantiene il possesso del pallone. Conservando, alla fine, la terza vittoria consecutiva per 1-0. Nove punti: la corsa, faticosa, può continuare.

Sandro Bennucci

 

Calendario Tweet

settembre 2024
L M M G V S D
« Ago    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30