“Riguardo alla ripartizione territoriale – spiega il MEF – il 42,4% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 23% al Centro e il 34,4% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia apprezzabili incrementi in provincia di Trento (+14,4%), Sardegna (+8,6%) e Toscana (+7,1%), mentre le flessioni più consistenti si osservano in Molise (-9,7%), Marche (-7,9%) e Campania (-5,7%)”.
“In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di avviamenti di partite Iva con un quarto del totale, seguito dalle attività professionali con circa il 13% e dall’agricoltura con il 9,3%. Rispetto al mese di settembre 2014, tra i settori principali si osservano il sensibile aumento nel comparto dell’istruzione (+35,1%) e incrementi più contenuti nell’agricoltura (+10,2%) e nella sanità e assistenza sociale (+9%). Le flessioni di nuove aperture di partite Iva si osservano, invece, nei trasporti (-12,6%), nelle attività immobiliari (-5,6%) e nell’edilizia (-5,1%). Per le persone fisiche, la ripartizione è relativamente stabile, con il 62,4% di aperture di partite Iva che appartiene al genere maschile. Il 47,7% viene avviato da giovani fino a 35 anni e circa il 34% da soggetti compresi nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, le classi di età più giovani registrano lievi cali. Più significativo l’aumento (oltre il 9%) per la classe da 51 a 65 anni”.