Firenze, 80° Maggio Musicale: opere, concerti, spettacoli ed eventi collaterali

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È stato presentato ufficialmente il programma dell’80° Maggio Musicale Fiorentino: opere, concerti ed eventi collaterali tra Firenze e Pistoia da lunedì 24 aprile a mercoledì 31 maggio: dopo qualche anno in cui il festival si è dilatato fino alla fine di giugno, da quest’anno sarà compatto in poco più di un mese.

Dopo una stagione invernale in cui il Maestro Zubin Mehta, per l’ultimo anno direttore principale dell’Orchestra del Maggio, è stato il grande assente dal cartellone, lo si ritrova finalmente in tre concerti e un’opera, che sembrano essere i piatti forti di tutto il menu: suo, naturalmente, il concerto inaugurale lunedì 24 alle 18, il cui programma include la prima esecuzione italiana del Concerto per percussioni e orchestra di Friedrich Cerha, interpretato da Simone Rubino su una quantità di percussioni impressionante, e il Concerto per violino e orchestra op. 36 di Arnold Schönberg (solista Michael Barenboim, figlio del noto direttore e pianista) composto nel 1936 e definito come «il più difficile concerto in tutta la letteratura musicale». Anche quest’anno, all’orario buono giusto per chi va poi alla cena di gala, si associano i prezzi altissimi, per Firenze (da 20 a 250), ma c’è Mehta.

Il Maestro Mehta dirigerà ancora l’opera probabilmente più attesa dal pubblico fra quelle in cartellone, il «Don Carlo» (solo quattro repliche, 5, 8, 11 e 14 maggio; biglietti da 20 a 150 euro), con la regia tradizionale e fedele al libretto – dettaglio che sarà certo molto apprezzato dalla maggior parte degli spettatori – di Giancarlo Del Monaco e Roberto Aronica per il ruolo eponimo nelle recite del 5, 8 e 11 (al posto del precedentemente annunciato Fabio Sartori).

A questa seguiranno, sempre con Zubin Mehta, due concerti entrambi interessanti, uno mercoledì 10 maggio alle 20 col giovane violoncellista Pablo Ferrandez, che colpì molto il Maestro quando ci suono insieme in Spagna un anno fa e che eseguirà il Concerto in si minore op. 104 di Dvořák, e uno sabato 13 maggio alle 20 col fuoriclasse del mandolino Avi Avital, che accosterà il Settecento di Vivaldi alla contemporaneità di Dorman (per entrambi biglietti da 10 a 100 euro).

Il dialogo fra antico e contemporaneo informa gli ultimi due concerti, riunito sotto l’etichetta di «Classicontemporaneo» e che si avvalgono entrambi di ottimi direttori: David Robertson domenica 28 maggio alle 20 e Marco Angius mercoledì 31 maggio alle 20 (biglietti da 15 a 30 euro).

La prima opera del festival è il discusso, ma premiatissimo, «Idomeneo» di di Wolfgang Amadeus Mozart con la regia di Damiano Michieletto, che avrà quattro rappresentazioni, fra mercoledì 26 aprile e sabato 6 maggio, al Teatro Manzoni di Pistoia, scelta in quanto Capitale italiana della Cultura 2017 (biglietti da 20 a 140 euro). Sono naturalmente previsti degli autobus da Firenze per l’andata e da Pistoia per il ritorno (la fase altrimenti più difficoltosa, visto che all’ora in cui finisce lo spettacolo, che propone la versione integrale di circa 4 ore, i treni non ci sono più).

A Pistoia ci saranno anche alcune delle passeggiate musicali alla scoperta degli organi storici ancora funzionanti nelle chiese.

Oltre ai concerti diretti da Steffens (18 maggio), Fischer (21 maggio), Järvi con Bollani (25 maggio), si segnala una nuova creazione ispirata all’«Histoire du soldat» di Stravinskij al Teatro Goldoni (24, 27, 28 e 29 maggio; biglietti da 20 a 60 euro), con la regia dell’apprezzabilissimo Alessandro Talevi (che a Firenze ha fatto «Albert Herring» di Britten e «L’amour des trois oranges» di Prokof’ev). La prosa si incrocia anche nello spettacolo di Sandro Lombardi con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino (15 maggio), che racconta gli ultimi anni di Ravel.

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Tra gli eventi collaterali, sono molte le conferenze introduttive a opere e concerti, i concerti e le conversazioni-concerto nei musei e luoghi storici (Innocenti, Casa Martelli, Villa Caruso, San Giovannino dei Cavalieri, il Salone dei Cinquecento…): il programma completo si trova nella sezione «Intorno al festival» del sito dell’Opera di Firenze.

In conferenza stampa Mehta ha comunque precisato che non darà l’addio a Firenze: «Amo la mia orchestra, ed è dal 1985 che ne sono direttore principale», ha ricordato, sottolineando che resterà comunque direttore a vita («un titolo onorifico che accetto con grande gioia», ha detto), e che per il futuro ha progetti col Maggio, ovvero tre cicli dedicati a Stravinskij, Cajkovskij e Brahms e un’opera.

Tutti i dettagli degli eventi dell’80° Maggio Musicale Fiorentino sono visibili sul sito dell’Opera.

Roberta Manetti

 

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