Codice degli appalti, Cantone: scommettiamo sull’efficienza della pubblica amministrazione

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La scommessa del nuovo codice, per certi versi molto pericolosa, è l’idea di provare a lavorare sulla fiducia nella Pubblica amministrazione. Rispetto a questa idea molti storcono il naso, ma non c’è alternativa e un codice iperdettagliato finora non ha consentito né di fare i lavori nel Paese, né di sconfiggere la corruzione. Lo dice il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, al convegno «La gestione del rischio nel settore delle costruzioni» organizzato dal Settore costruzioni Aicq-Associazione italiana cultura qualità.

«L’idea – spiega Cantone – è provare a scommettere su una pubblica amministrazione di qualità e per la prima volta la qualificazione non verrà fatta solo per il privato ma anche per il pubblico, e quella è una rivoluzione copernicana perché si supera un’idea vecchia nella nostra pubblica amministrazione secondo cui tutti possono fare tutto. Il piccolo comune che ha un costone di roccia che sta per cadere e deve fare un appalto da un miliardo non ha le strutture per farlo, non ha le competenze tecniche e il background così dietro a tante vicende non si nasconde la corruzione ma l’incapacità, invece ci deve essere l’idea che le cose devono essere fatte da chi ha le condizioni per farle».

 

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