Alitalia, referendum: il No vince nettamente con 6.816 voti contro 3.206 Sì. Il rammarico del governo

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A tarda notte sono giunti i risultati definitivi del referendum, il cui risultato però si era delineato chiaramente fin dall’inizio dello spoglio. Una valanga di no ha sepolto il piano di salvataggio della compagnia. Il «no» al preaccordo per il salvataggio di Alitalia ha vinto dunque con 6.816 voti, contro 3.206 Sì, vale a dire con il 67%.

Una scelta che decide il futuro dell’ex compagnia di bandiera: con la vittoria del No non ci sarà la disponibilità degli azionisti a dare nuova liquidità all’azienda. «Rammarico e sconcerto per l’esito del referendum Alitalia che mette a rischio il piano di ricapitalizzazione della compagnia». È quanto dichiarano in un comunicato congiunto i ministri dello Sviluppo Carlo Calenda, dei Trasporti Graziano Delrio e del Lavoro Giuliano Poletti. «A questo punto l’obiettivo del Governo, in attesa di capire cosa decideranno gli attuali soci di Alitalia, sarà quello di ridurre al minimo i costi per i cittadini italiani e per i viaggiatori».

I numeri definitivi sono impietosi, anche il personale di terra, oltre a quello navigante – il più penalizzato dall’accordo – si è espresso contro la soluzione prospettata. I No hanno stravinto infatti tra il personale navigante, con 3.166 voti contrari e 304 favorevoli, ma hanno prevalso fra il personale di terra dello scalo di Fiumicino in due urne, rispettivamente con 648 contro 407 e con 957 contro 577. Un sonoro No anche da Malpensa (278 a 39), Linate (698 a 153) e dagli uffici della Magliana (amministrativi, call center, informatici, con 193 contrari e 39 favorevoli). I Sì, invece, hanno prevalso nell’urna 2 (ancora amministrativi e personale non operativo, con 777 voti contro i 443 «no»), nel reparto manutenzione (749 a 373) e nelle periferie (161 a 60). Le schede bianche sono state in totale 17, quelle nulle 134. Al voto ha partecipato l’87% degli aventi diritto, cioè 11.400 lavoratori.

Oggi è convocato il consiglio amministrazione di Alitalia, che molto probabilmente chiederà il ricorso all’amministrazione straordinaria. In questo caso Alitalia si avvierebbe verso un ridimensionamento e il commissario potrebbe tagliare circa metà del personale e mettere in liquidazione la società.

 

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