Sollicciano: ecco l’ «olio degli incontri». Prodotto dai detenuti con gli uliveti del carcere

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Dopo i detenuti-viticoltori di Gorgona, ultima isola carcere italiana, ora l’olio prodotto dagli uliveti che si trovano all’interno del penitenziario fiorentino di Sollicciano. E’ il nuovo progetto sociale della Frescobaldi che consente ai detenuti di fare un’esperienza concreta nel campo dell’agricoltura (viticoltura, olivicoltura), sotto la supervisione degli agronomi e degli enologi aziendali, al fine di imparare un mestiere. E facilitare il reinserimento.

Così, dopo il vino Gorgona arriva l’Olio degli Incontri, dal nome del giardino all’interno di Sollicciano progettato da Giovanni Michelucci come luogo d’incontro tra i reclusi e le loro famiglie. Le bottiglie di olio (da 250 ml) prodotte in questo primo anno sono 300: una parte è rimasta a disposizione del carcere, un centinaio, spiega Frescobaldi, è stato donato a personalità e istituzioni, tra cui il Papa, il Capo dello Stato Mattarella e il premier Renzi. Le restanti si potranno acquistare contattando direttamente la Frescobaldi a fronte di un contributo di 19 euro.

 

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