Salgono a 844 i feriti per le cariche della polizia in Catalogna. Lo riferisce il governo catalano. Il ministero degli Interni spagnolo afferma invece che 33 sono gli agenti feriti, 19 tra le file della polizia, 14 della Guardia Civil.
Le proiezioni sui primissimi dati dello scrutinio del referendum catalano mostrano il ‘sì’ all’indipendenza all’87%. Il 9% ha votato ‘no’, il 3% scheda bianca, mentre l’1% risulta nullo. Avrebbe votato il 42% degli aventi diritto. Le proiezioni sono state diffuse dal partito Democrates de Catalunya, in base allo scrutinio di 200 schede in 50 seggi. Lo riferisce El Periodico
Il presidente catalano Carles Puigdemont ha lanciato un appello all’Europa perché cessi di ignorare la crisi catalana e le violazioni dei diritti umani di cui si è resa responsabile la Spagna: “L’Ue non può continuare a guardare dall’altra parte”, ha detto, “abbiamo guadagnato il diritto di essere rispettati in Europa”
L’intervento degli agenti di Madrid non ha permesso di impedire il voto, come aveva promesso il premier spagnolo Mariano Rajoy, che aveva dichiarato “illegale” il referendum. La maggior parte degli oltre 6mila seggi, dove erano chiamati al voto 5,3 milioni di catalani, ha potuto aprire. Migliaia di persone hanno fatto la coda tutto il giorno davanti ai seggi. Ma la polizia spagnola ha potuto sequestrare molte urne.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy. «La maggioranza del popolo catalano non ha partecipato alla sceneggiata degli indipendentisti, oggi non c’è stato alcun referendum, è chiaro a tutti».
Reazioni sdegnate dal governo catalano. E’ una vergogna che accompagnerà per sempre l’immagine dello Stato spagnolo, ha tuonato il presidente catalano Carles Puigdemont. Dai tempi del franchismo non si vedeva una tale violenza di stato, ha accusato il portavoce del governo Jordi Turull, minacciando di portare Madrid davanti ai tribunali internazionali.