Arrivano le linee guida misurazione valutazione performance dei dipendenti pubblici. Il dipartimento della Funzione pubblica ha caricato online il documento, rivolto ai ministeri, in cui dà gli indirizzi per la stesura delle pagelle. Criteri, utili per il ciclo 2018-2020, aggiornati alla riforma Madia che, tra l’altro, ha aperto alla partecipazione dei cittadini.
Voce da captare “in modo sistematico ed organico attraverso le indagini di customer satisfaction”, nonché per il tramite degli Oiv, gli organismi indipendenti di valutazione.
Nel documento si spiega come la valutazione debba essere connessa a obiettivi prefissati, legandola sia alla squadra che al singolo. Quanto alla performance individuale, il giudizio su questa è di responsabilità del superiore gerarchico ma il suo pronunciamento può essere anche preceduto da autovalutazione (i cui esiti potranno essere utilizzati durante i colloqui, come ulteriore elemento). Non solo, in alcune
situazioni il capo può non avere la possibilità di monitorare con continuità le prestazioni dei singoli o trovarsi di fronte collaboratori che svolgono attività molto specialistiche (come può accadere nei centri di ricerca). Ecco che, si spiega, in queste situazioni può essere utile che il superiore gerarchico amplii le informazioni in suo possesso per la valutazione coinvolgendo anche figure intermedie a condizione che abbiano diretta visibilità sulla prestazione del valutato.