Paura alla Trump Tower di Manhattan, dove un incendio è scoppiato in un appartamento al 50/mo piano facendo scattare un allarme che i vigili del fuoco di New York hanno fatto salire in breve tempo da 2 a 4, su una scala di cinque.
Nel rogo ha perso la vita, dopo un disperato ricovero in ospedale, l’uomo che si trovava dentro l’appartamento completamente in fiamme quando sono arrivati i pompieri, come ha riferito il loro comandante Daniel Nigro. Quattro vigili del fuoco invece sono rimasti feriti lievemente. Non si conoscono ancora le cause dell’incendio, il secondo nel giro di tre mesi nella torre: quello dell’8 gennaio scorso pare fosse stato provocato da un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Nessuno morì o rimase ferito in quell’incidente.
Le immagini delle fiamme, del fumo nero e dei detriti che cadono sono comparse subito sui social media, mentre la zona veniva isolata, i mezzi dei soccorritori arrivavano a sirene spiegate e una folla di passanti si fermava a guardare e fotografare. Nel frattempo il presidente, che si trovava a
Washington con la sua famiglia, veniva informato. «L’incendio alla Trump Tower è spento. Molto ristretto», si è affrettato a twittare il tycoon, vantandosi del fatto che «l’edificio è ben costruito e ringraziando i pompieri per il gran lavoro».
La Trump Tower, sulla Quinta strada a Manhattan, è uno degli edifici più iconici della città di New York ed è l’emblema stesso dell’impero Trump. E’ entrata a far parte anche della cultura popolare, essendo lo scenario principale del reality show The Apprentice. La torre, ultimata nel 1983, fu costruita da Donald Trump e dalla Axa Equitable Life Insurance Company, su disegno di Der Scutt. La sua altezza è di 202 m. Oltre alla sede della Trump organization, il grattacielo ospita l’appartamento privato su tre piani della famiglia del presidente, dal 66/mo al 68/mo piano.