Nel secondo giro di consultazioni i partiti e movimenti hanno sostanzialmente confermato le posizioni di veti incrociati. Forza Italia ha ribadito che non accetta veti per Berlusconi, il Pd che starà all’opposizione e sollecita chi ha vinto le elezioni ad assumersi le proprie responsabilità, Salvini per la Lega ha affermato chiaramente: «se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe disattesa. Speriamo non sia così per l’Italia, per noi è il valore più grande. Ci aspettiamo dalle altre forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle altrettanta responsabilità nei confronti del paese di quella che il centrodestra sta dimostrando. Abbiamo fiducia nella saggezza e nell’equilibrio del presidente della Repubblica a cui abbiamo rappresentato una serie di provvedimenti che gli italiani aspettano».
Per ultimi i grillini, capitanati da Luigi Di Maio, il quale uscendo non scopre completamente le carte e afferma: «Noi lavoreremo il più possibile per creare una maggioranza di governo ma con condizioni compatibili con i nostri valori e la nostra storia. Non riteniamo come sia possibile che a distanza di sette giorni si chieda quest’apertura impossibile verso Silvio Berlusconi». e per essere più chiaro aggiunge: «E’ chiaro che la coalizione di centrodestra è tuttora divisa, perché mentre il leader della Lega apriva al M5S, con una battutaccia (aveva parlato di arroganza dei singoli ndr) nei nostri confronti Berlusconi ha dimostrato che il centrodestra stesse sperando in questo momento nel Pd».
Mentre riferendosi al Pd annota: «devo dire che ho apprezzato l’apertura da parte di autorevoli esponenti del pd ma è chiaro che in questo momento il Pd è fermo su posizioni che non aiutano.»
Dunque nessuno sbocco ancora possibile, la palla passa a Mattarella, che deciderà dopo aver sentito i presidenti dei due rami del parlamento e il suo predecessore, Giorgio Napolitano, attesi per oggi, venerdì 13, al Quirinale.