Migranti: l’Oim lancia l’allarme, ne arrivano 1000 al giorno. Ma Renzi frena: nessuna invasione. E propone all’Ue il «migrant compact»

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l43-migranti-immigrati-immigrazione-110620133655_mediumOltre mille migranti al giorno. A tanto ammonta il flusso degli arrivi recenti sulle coste italiane. A fare i conti è l’Organizzazione internazionale per le migrazioni a Ginevra, secondo cui sono seimila i profughi sbarcati negli ultimi cinque giorni. E i numeri sono destinati ad aumentare nelle prossime ore. E in prospettiva per il terzo anno consecutivo anche nel 2016 è previsto l’arrivo in Italia di almeno 100.000 migranti dal Nord Africa. Lo ha annunciato il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, Joel Millman, a Ginevra. Oltre 24.000 profughi hanno attraversato il Mediterraneo diretti in Italia dall’inizio di quest’anno, ha aggiunto il portavoce precisando che l’alta stagione delle migrazioni è appena cominciata.

RENZI – «C’è un problema che riguarda il nostro Paese ma non c’è un’invasione in corso», frena però Matteo Renzi. Il premier spiega che quello dei migranti «è un grande problema», ma il governo ha «idee chiare su come affrontarlo». Renzi si rivolge a Bruxelles: «L’Ue si faccia portatrice di una strategia a partire dagli aiuti ai paesi africani e bloccare i viaggi della morte. Io non voglio minimizzare ma voglio dare un messaggio di serietà. I numeri degli sbarchi sono appena qualcuno in più rispetto allo scorso anno. Dico a italiani: buonsenso e ragionevolezza».

INVASIONE – «Si passa dal silenzio di tomba agli allarmi esasperati sul tema dell’immigrazione. Qual è la realtà? Nel 2014 dal primo gennaio al 14 aprile ci sono stati 20.465 sbarchi, nel 2016 nello stesso arco di tempo gli sbarchi sono passati a 23.700, quindi poco meno di tremila in più. E’ un numero che va seguito con grande attenzione. Noi abbiamo in corso tutte le nostre iniziative, ma non siamo in presenza di un’invasione o un dramma. Adesso possiamo lavorare con il governo libico, che non è al massimo delle sue potenzialità, ma comunque c’è. Dunque non voglio minimizzare, ma è importante dare un messaggio di serietà», spiega il premier. «L’Italia è un grande Paese che affronta una problematica non nuova con tutta la determinazione del caso, come abbiam fatto anche quando i media non se ne occupavano».

MIGRATION COMPACT – E nel frattempo il Governo invia una proposta di soluzione alla Ue, dal nome anglicizzato e altisonante, come solito di questo esecutivo: il ‘migration compact’. Il documento, inviato ai presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Jean Claude Juncker e Donald Tusk, per limitare i flussi, prevede in particolare uno schema di accordo con i paesi di origine e di transito, che richiede anche un forte impegno finanziario da parte dell’Ue, impegno che potrebbe essere assolto attraverso una redistribuzione delle risorse già allocate dal budget europeo ma anche con Eurobond.

 

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