Fiorentina: perde pezzi (infortuni a Sportiello e Pezzella) ed è travolta (5-1) dal Milan davanti a Diego Della Valle

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Perde i pezzi, la Fiorentina a San Siro (infortuni a catena a Vitor Hugo, Sportiello, Pezzella) e rimedia contro il Milan una batosta umiliante: 5-1. Ossia il peggior risultato del campionato, sigillo di una tormentatissima e disastrosa stagione. Appena rischiarata dalle vittorie contro la Roma e il Napoli. Una stagione che lascia l’immagine di una Fiorentina del tutto insufficiente, non solo per deficienze tecniche, ma anche per la rosa strettissima, con pochissimi ricambi veri. Davanti a Diego Della Valle, che mi auguro abbia preso nota della dèbacle, la Fiorentina riesce ad andare in vantaggio con Simeone, ma poi, anche a causa degli infortuni, arriva a squagliarsi e a farsi travolgere da un Mulan nient’affatto travolgente. Dragowski, lo disco subito, non è in grado di sostituire Sportiello, non è pronto per difendere una porta gloriosa come quella della Fiorentina. Gli errori del portierino polacco (già in crisi contro la Lazio) contribuiscono ad appensatire la sconfitta della Fiorentina e a rendere leggero il pomeriggio di Gattuso che, come Maramaldo, non smette di ringhiare ai suoi nemmeno sul 5-1. Va in Europa League dalla porta principale, ossia senza preliminari, però favorito da una Fiorentina inconsistente, senza giocatori in grado di sostituire quelli infortunati. Non all’altezza, e purtroppo lo si sospettava, nemmeno Gaspar e Maxi Olivera. Così come è risultato inconsistente Cristoforo, mandato in campo dall’inizio al posto di Badelj non in buone condizioni fisiche e forse timoroso di non essere pronto per il mondiale con la Croazia. Perdendo Sportiello, Pezzella e perfino Vitor Hugo e giocando con Braghi e Simeone un po’ malmessi, la Fiorentina è caduta nel baratro. Unica nota positiva? Il quattordicesimo gol in campionato di Simeone. Ma è poco, t1roppo poco per una partita a San Siro contro il Milan. Che si conclude con la più pesante sconfitta di questo disgraziato campionato. Nelle note di cronaca troverete il disastro di questo pomeriggio. Aggiungo che questa lezione deve indurre la società (appunto Diego Della Valle che ha assistito direttamente allo scempio), Corvino e lo stesso Pioli a prendere provvedimenti per dare a Firenze una squadra degna del nome della città. I tifosi della Fiorentina, fra i più appassionati d’Italia, non meritano umiliazioni di questo genere. Passi per non aver centrato la qualificazione in Europa, ma subire una cinquina di fronte a questo Milan non è tollerabile. Forza Fiorentina, è il momento di raccogliere la bandiera e cercare di ripartire da una disfatta realmente insopportabile.

Bonaventura in palleggio su Cristoforo

SPORTIELLO – Mille tifosi arrivati da Firenze, mille cuori viola che vorrebbero che la Fiorentina finisse il campionato con una vittoria a San Siro. Dove tutto cominciò, in agosto, contro l’Inter, con una brutta sconfitta. E le premesse non incoraggiano. Squalificato Veretout, si scopre che nemmeno Badelj gioca dall’inizio. Ha qualche problema fisico e, a quanto pare, non vorrebbe rischiare guai più seri in vista del mondiale in Russia, al quale parteciperà con la maglia della sua Croazia. La presenza di Cristoforo non incoraggia sogni di gloria. Però, hai visto mai… Nel Milan si ritrova Kalinic, al quale fa posto l’assenza di Suso. Ma soprattutto, qui, stanno con il fiato sospeso perchè potrebbe essere l’ultima in rossonero di Donnarumma, pronto a partire per altri lidi e altro, favoloso, ingaggio. I tifosi lo salutano con qualche fischio. In tribuna Diego Della Valle, oltre a Mancini e Oriali. Il display saluta Davide Astori. Fiorentina in maglia azzurra in onore dei calcianti di Santa Croce. Piove. Lunga la fase di studio. Viola messi bene in campo. Brivido al 6′: contropiede di Kessie, Vitor Hugo non reisce a bloccarlo, ma Sportiello è felicissimo nell’uscita, respinge il tiro del rossonero, pallone sui piedi di Cutrone che però sbaglia a porta vuota. Ahi, difensori viola: non ci si può far sorprendere così.

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SIMEONE – Kessie (11′) arriva di nuovo al tiro. Fuoi. Nessuno lo controlla e l’ex atalantino s’inserisce bene. Bisogna che qualcuo se ne prenda cura. Poi altra occasione rossonera con Kalinic e Bonaventura, murato al momento della conclusione da Pezzella. Il centrocampo della Fiorentina non fa filtro, mostra fragilità. Le assenze di Veretout e Badelj sono pesanti. Ma Chiesa ha una marcia in più. Evita l’attacco di Rodriguez e lancia Simeone, in posizione corretta, che taglia fuori Romagnoli, entra in area e batte con un colpo da sotto Donnarumma. E’ il 20′. Quattordicesimo gol per il Cholito. Fiorentina in vantaggio.

CALHANOGLU – Purtroppo, come si dice a Firenze, i viola … non reggono nemmeno il semolino. Passano pochi istanti e nemmeno tre minuti dopo arriva il pareggio. Azione milanista: Pezzella stende Kalinic e rimedia il giallo. Punizione da 25 metri: batte Calhanoglu e per Sportiello non c’è niente da fare. Uno a uno. Peccato. Il Milan insiste. Sportiello deve uscire su Kessie. Il portiere è in netto vantaggio e blocca il pallone. Ma si prende un calcio in faccia dall’ivoriano che non lo salta. Scorrettezza palese. In certi casi ci può stare anche il rosso diretto. Per fortuna Sportiello si riprende. Ma esce Vitor Hugo per evidenti problemi fisici. Lo sostituisce Maxi Olivera. Difesa della Fiorentina ancora più vulnerabile. Anche Saponara deve tornare in chiusura. Calhanoglu fa il furbo al limite dell’area: si lascia cadere senza che nessuno lo sfiori. Simulazione: giusto il giallo di Fabbri. Calhanoglu, diffidato, salterà la prims partita ufficiale della prossima stagione, che sarà la finale di Supercoppa italiana conto la Juve.

CUTRONE – Biraghi s’infortuna nel tentativo di contrastare Kessie. Stiramento. Prova a resistere in campo, ma mostra palese sofferenza. E la difesa della Fiorentina s’imballa. Fino a subire il raddoppio. Calhanoglu va via a destra, si libera senza problemi di un inconsistente Maxi Olivera, cross al centro per Cutrone che prende il tempo a Pezzella e, di testa, testa la mette dentro. Due a uno Milan. Purtroppo questo è lo specchio di una stagione sofferente per la Fiorentina. Che patisce moltissimo la panchina corta: senza Veretout, Badelj e, dal 28′, priva anche di Vitor Hugo, la squadra viola appare in seria difficoltà. Un altro motivo di rammarico per l’Europa che sfugge nonostante gli sprazzi di gioco e risultati dopo il 4 marzo, nel nome di Astori. Ma il cuore e la compattezza non bastano.

KALINIC – In avvio di ripresa la Fiorentina scende ai minimi termini: restano negli spogliatoi Sportiello e addirittura Pezzella. Al loro posto Dragowski e Gaspar, il difensore che ha grandi problemi in copertura. Maxi Olivera va a fare il centrale. Ma non era meglio far debuttare il 19enne Hristov che almeno è un centrale di ruolo? Stringe i denti Biraghi. Ahi, ahi. Cristoforo perde palloni inquietanti. Il Milan pigia e trova il terzo gol. Chi segna? Kalinic, a secco da lunghissimo tempo. Succede che Cutrone tira, Dragowski respinge male. Gaspar si perde (e ti pareva…) Kalinic e l’attaccante ex viola la mette dentro. E’ il 4′ della ripresa. Purtroppo non basta. Appena 10′ dopo, Calhanoglu trova l’imbucata per Cutrone che calcia di prima intenzione in area. Dragowski si fa sorprendere sul proprio palo. E’ il quarto gol del Milan. Povera Fiorentina. Si è letteralmente squagliata. Perfino Simeone mostra segni di sofferenza fisica.

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BONAVENTURA – Rino Gattuso, come Maramaldo, ringhia ancora: chiede ai suoi di insistere. Cutrone segna ancora, ma Fabbri annulla per fuorigioco. Poi l’allenatore toglie l’attaccante e manda in campo Andrè Silva, delusione della stagione rossonera, con appena due gol in campionato. Ma posso dirlo? Affari loro. E’ la Fiorentina che va ricostruita per evitare risultati disastrosi come questo. Il Milan va ancora in gol: al 31′ Bonaventura parte in progressione, supera Cristoforo e calcia con il destro dal limite dell’area. Dragowski sorpreso, palla in rete. No, basta con questo ragazzo. Non è pronto per difendere la porta della Fiorentina.

Sandro Bennucci

 

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