Polemica sulla vicenda del curriculum di Giuseppe Conte, il professore indicato da Lega ed M5s come possibile premier di un governo giallo-verde. Il Nyt citando la portavoce della New York University sottolinea che non risulta che il nome del giurista sia negli archivi dell’università statunitense. Nel curriculum – è la replica M5s – ha scritto di aver perfezionato i suoi studi, e non di aver seguito corsi o master. Altre polemiche sono legate, poi, al fatto che il possibile premier è stato avvocato della famiglia di Sofia, bimba di Firenze simbolo della cura con il metodo Stamina.
Come avvocato si era battuto affinché la piccola potesse seguire il protocollo di cura Stamina che prevedeva l’uso di cellule staminali. Il trattamento della bambina aveva subito diverse interruzioni, dopo l’apertura di alcune inchieste della magistratura sulla Stamina Foundation, nonostante i genitori avessero parlato di un sensibile miglioramento delle sue condizioni e si fossero battuti per farle proseguire la cura. Il protocollo era stato contestato anche dal ministero della Salute e dall’Agenzia italiana del farmaco, l’Aifa, e bollato come dannoso. La madre di Sofia, Caterina Ceccuti, ha detto: «Il professor Conte «dimostrò una grande sensibilità alla causa di Sofia perché non volle nulla in cambio, lo fece pro bono, perché penso si sentisse toccato dalla vicenda avendo anche lui un figlio più o meno della stessa età».