Lo sciopero dei camionisti, arrivato ieri al suo quinto giorno, è diventato un’emergenza nazionale in Brasile, dove il presidente Michel Temer ha mobilizzato le forze armate e i servizi di sicurezza per riaprire il traffico nel paese, dove cominciavano a registrarsi seri problemi di approvvigionamento di cibo e carburante. La giornata era iniziata su una nota positiva, dopo che il governo ha annunciato un accordo con 9 delle 11 organizzazioni di camionisti, chiuso nella notte precedente per garantire almeno una tregua di 15 giorni nella protesta, lanciata per esigere una riduzione del prezzo del carburante. Ben presto, però, è cambiata la situazione: secondo stime dei media locali, circa un milione di camion mantenevano oltre 900 blocchi stradali in 22 dei 27 stati del paese, e sono cominciate a moltiplicarsi le situazioni di emergenza.