«Da quando Lei ha avuto il mandato di ministra dell’Istruzione e dell’Università il sistema italiano dell’alta formazione e della ricerca ha conosciuto uno dei periodi più bui della sua storia, vedendo aggravarsi in modo drammatico tutte le criticità ereditate dai precedenti ministeri». Inizia così un documento inviato oggi al ministro Stefania Giannini dal coordinamento di Ateneo per l’Università e la ricerca pubblica di Firenze che, sottolineando come «l’Italia figuri oggi ultima dei Paesi OCSE per i fondi destinati all’Università e alla ricerca, auspica di poter avere un nuovo credibile e attivo interlocutore».
Nel documento vengono indicate quelle che per il coordinamento sono una serie di criticità e tra queste, oltre ai fondi, il problema del precariato della ricerca e il mancato avvio, dal 2013, dell’Abilitazione scientifica nazionale. Critiche, poi, per il blocco degli scatti dei docenti, unici nelle Pubblica amministrazione, per il lavoro in appalto, per la mancanza di un programma chiaro sull’Università e la Ricerca.
Al coordinamento hanno aderito l’Associazione dei ricercatori a tempo determinato, il Comitato degli iscritti e e il Forum docenti Flc-Cgil, il Movimento per la dignità della docenza universitaria, il Coordinamento lavoratori in appalto e quello di ricercatrici e ricercatori non strutturati, la Rete29aprile, la Rsu, Sinistra universitaria-Udu, Studenti di sinistra e la Uil-Rua.