Il giuramento del governo nelle mani del presidente della Repubblica ne determina la pienezza dei poteri, che va ratificata dalle Camere con la fiducia. Questo atto solenne, cui consegue la determinazione dei rapporti di forza parlamentare tra maggioranza ed opposizione, avvia un timing istituzionale legato ad una serie di adempimenti e nomine che potrebbe durare una decina di giorni. Eccolo.
– LA FIDUCIA. La Costituzione (art. 94) prescrive che il Governo debba avere la fiducia delle due Camere, davanti alle quali deve presentarsi entro dieci giorni dal giuramento. Lunedì 4 giugno sono convocate le conferenze dei capigruppo del Senato e della Camera, cui spetta il compito di organizzare i dibattiti parlamentari. La capigruppo del Senato è convocata per le 15.30; quella della Camera alle 17. E’ presumibile che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte tenga le dichiarazioni programmatiche nell’Aula del Senato martedì alle 12. Alle 13.30, il presidente del Consiglio dovrebbe recarsi alla Camera a consegnare il testo delle sue dichiarazioni programmatiche svolte al Senato e far rientro a Palazzo Madama per seguire il dibattito che dovrebbe sfociare, in serata, nella votazione di fiducia.
– IL G7: Il primo impegno internazionale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà la partecipazione al vertice del G7 a La Malbaie in Québec, Canada l’8 e il 9 giugno. La riunione sarà guidata dal Primo Ministro canadese Justin Trudeau. In quella sede è prevedibile che Conte tenga incontri bilaterali con gli altri leader dei Paesi più industrializzati.
– LA PARTITA DEI SOTTOSEGRETARI. Una volta varato il governo, bisogna nominare viceministri e sottosegretari. E’ prevedibile che ci vorranno diversi giorni per completare questo sudoku e per mettere le caselle, e i personaggi prescelti, al posto giusto.
– LE COMMISSIONI PARLAMENTARI. Una volta chiarita l’entità delle forze parlamentari di maggioranza ed opposizione sarà possibile anche procedere alla costituzione delle commissioni di merito, speciali e bicamerali. Già nelle Capigruppo di lunedì i presidenti di Camera e Senato chiederanno ai gruppi parlamentari di indicare i rispettivi componenti. L’opposizione reclamerà le presidenze delle bicamerali, in particolare della Vigilanza Rai e del Copasir. Cessa di funzionare la commissione speciale costituita per l”esame degli Atti del Governo: i provvedimenti non ancora conclusi passeranno alle commissioni di merito.
– ELEZIONI SUPPLETIVE DI ORGANI INTERNI DELLE CAMERE. Terminata la partita del governo, è certo che la Camera, e probabilmente anche il Senato, dovranno reintegrare i componenti dei rispettivi uffici di presidenza andati a far parte del Governo. Alla Camera, ad esempio, bisognerà sostituire un vicepresidente (al posto del leghista Lorenzo Fontana) ed un deputato questore (Riccardo Fraccaro di M5S). Per non parlare dei Capigruppo: quelli del M5S e della Lega di entrambi i rami del Parlamento sono entrati al governo.