Le richieste di maggior solidarietà da parte degli altri Stati europei, avanzate da sempre dall’Italia, ma ribadite con forza dal nuovo governo giallo-verde, meno succube dei precedenti, stanno già trovando ascolto in alcuni paesi. già la granitica cancelliera Merkel per prima era intervenuta proponendo d’introdurre norme comuni a tutti gli Stati dell’Ue sul diritto d’asilo e inoltre l’istituzione di una polizia di frontiera europea, che subentri al finora inutile Frontex.
Anche il Belgio adesso si allinea, chiedendo la creazioni di campi profughi nel Nord Africa per evitare situazioni simili a quelle di navi Aquarius, e per evitare l’azione invadente e invasiva delle Onlus, che agiscono senza alcun controllo. «Se l’Italia continua a dire, non lo facciamo. Basta cosi.E nemmeno Malta lo vuole fare, si, ci dovra’ essetrovare una soluzione con un campo per i profughi in Nord Africa». Questa la proposta del segretario di stato all’Asilo belga Theo Francken su Twitter, in riferimento alla vicenda della nave Aquarius.
Nel frattempo l’infefabile Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, fa appello ai governi coinvolti affinche’ consentano lo sbarco immediato di centinaia di persone bloccate nel Mediterraneo da sabato a bordo della nave Aquarius. «E’ un imperativo umanitario, le persone sono in difficolta’, stanno esaurendo le scorte e hanno bisogno rapidamente di aiuto», afferma Vincent Cochetel, inviato speciale dell’Unhcr per il Mediterraneo centrale. «Questioni piu’ ampie come quella su chi e’ responsabile e competente dovrebbero essere esaminate solo dopo», aggiunge. Ma in realtà questa frase sottende l’intenzione di continuare a scaricare i migranti in Italia, visto che provviste e soccorsi medici possono essere prestati a bordo della nave, il cui equipaggio e l’Associazione Medici senza Frontiere continuano a trovare tutte le scuse per poter sbarcare in Italia e non in Spagna.