L’81° Maggio Musicale Fiorentino ha ancora diversi eventi di rilievo in cartellone. Uno è la messinscena alla Grotta del Buontalenti, nel Giardino di Boboli, della«Dafne» di Marco da Gagliano, composta nel 1608 su libretto di Ottavio Rinuccini e rappresentata per la prima volta a Mantova. Quella proposta dal Maggio è la prima ripresa in tempi moderni della versione rappresentata a Firenze, in casa di Don Giovanni de’ Medici, il 9 febbraio 1611, con sei Balli di Lorenzo Allegri.
Federico Maria Sardelli dirige i suoi Modo Antiquo con alcuni elementi del gruppo Musica Antiqua del Maggio Musicale Fiorentino; protagonista è Francesca Boncompagni, spalleggiata da Leonardo Cortellazzi (Ovidio/Apollo), l’ottima Silvia Frigato (Amore) e altri giovani cananti, alcuni usciti dall’Accademia del Maggio.
L’evento è il primo di un nuovo percorso di proposta conoscitiva dell’opera fiorentina, per approfondire, riproponendolo nella città d’origine, un repertorio storicamente importante. Non tutti sanno che l’opera nacque proprio a Firenze, nel 1600, con l’Euridice di Jacopo Peri. Lo stesso Peri, con Jacopo Corsi, qualche anno prima di Marco da Gagliano aveva musicato il libretto che Ottavio Rinuccini costruì traendo spunto dall’episodio di Apollo e Dafne nelle «Metamorfosi» di Ovidio (Apollo, dopo aver ucciso il serpente Pitone, si vanta dileggiandolo con Cupido; questi si vendica ferendo lui con la freccia d’oro, che fa amare, e la ninfa Dafne con quella di piombo; la ninfa fugge così il dio innamorato di lei, finché, con l’aiuto del fiume Peneo, si trasforma in un lauro). La musica dell’opera di Peri e Corsi è quasi tutta perduta, ma è sopravvissuta quella del pure fiorentino Marco da Gagliano (1582-1643), maestro di cappella della Basilica di San Lorenzo e, dal 1611, alla corte dei Medici (fu anche canonico di San Lorenzo e, dal 1614, Protonotaio apostolico). Un personaggio di primo piano, nella Firenze della prima metà del Seicento.
La «Dafne» è una delle sue opere più riuscite ed è anche uno delle maggiori esempi del nuovo stile del recitar cantando e dell’opera in musica dei primordi.
Grotta del Buontalenti (Giardini di Boboli – Palazzo Pitti)
Lunedì 25. mercoledì 27 e venerdì 29 giugno alle 21.15
La Dafne. Favola in un prologo e sei scene. Testo di Ottavio Rinuccini. Musica di Marco da Gagliano
Prima rappresentazione: gennaio 1608 nel Palazzo Ducale di Mantova. Nuovo allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Prima rappresentazione in tempi moderni della versione rappresentata a Firenze, in casa di Don Giovanni de’ Medici, il 9 febbraio 1611 con sei Balli di Lorenzo Allegri. Da Lorenzo Allegri, Balli, scritti per le feste dei Medici degli anni 1608-1615, Pirmo libro delle musiche, Venezia, 1618
Direttore: Federico Maria Sardelli – Regia e scene: Gianmaria Aliverta – Costumi: Sara Marcucci – Coreografia e assistente regia: Silvia Giordano – Luci: Alessandro Tutini
Modo Antiquo in collaborazione con Musica Antiqua del Maggio Musicale Fiorentino
Ugo Galasso (flauti e percussioni), David Brutti (cornetto), Mauro Morini (trombone), Bettina Hoffmann (viola da gamba e lirone), Sabine Cassola (violone e flauto), Francesco Olivero (tiorba e chitarra), Ann Fierens (arpa), Giulia Nuti (cembalo, organo, flauto); Luigi Cozzolino, Anna Noferini (violini)
Dafne: Francesca Boncompagni, Ninfa: Jennifer Schittino, Secondo Pastore: Manuel Amati, Ovidio/Apollo: Leonardo Cortellazzi, Tirsi: Alessio Tosi, Amore: Silvia Frigato, Venere: Cristina Fanelli, Seconda Ninfa: Marta Pluda, Pastore del Coro: Riccardo Pisani, Terzo Pastore: Dario Shikhmiri.
Ballerini: Elena Barsotti, Gaia Mazzeranghi, Pierangelo Preziosa, Paolo Arcangeli, Cristiano Colangelo
Durata totale: 1 ora e 45 minuti circa
Biglietti 80 e 40 euro, in vendita anche online
Roberta Manetti