Solo qualche centinaio di persone hanno partecipato oggi alla manifestazione antirazzista e antifascista promossa a Firenze da Rossi e Nardella. Al suono di musica etnica, dal palco allestito in piazza Ognissanti in pieno centro storico, sventolano le bandiere, tra le quali, oltre a quelle della pace, quelle del Pd, della Cgil, di comitati antirazzisti ed anche del Partito marxista leninista.
Esposti cartelli con scritte antirazziste, tra i quali anche «le strade sono della gente, non di chi semina odio». In piazza anche il rettore dell’Ateneo fiorentino, Luigi Dei, l’imam di Firenze e presidente Ucoii, Izzedin Elzir, sindaci del territorio fiorentino, e, per far numero, anche un gruppo di rom di rinforzo.
Rossi si è scagliato contro il razzismo, anche se non ha mai citato il ministro Salvini, e ha affermato: «E’ un fenomeno che incombe di nuovo ma 80 anni di lotte per la democrazia non sono passati invano. Nonostante questo sentiamo diffondersi idee di superiorità, prima gli italiani, assistiamo ad una svalutazione dello straniero, finisce la pacchia, facciamo pulizia, si sente dire. Queste sono idee che dobbiamo combattere».
Nardella aggiunge: «Firenze può essere certamente un nuovo luogo dal quale ripartire per costruire un”alternativa democratica, di sinistra ma anche in generale che mette al centro i valori della costituzione – ha aggiunto – un’alternativa ad alcune forze politiche estremiste troppo condiscendenti, o che addirittura inneggiano, a messaggi di paura, odio, chiusura, intolleranza».
