Francia: creiamo centri chiusi (Cie) per migranti. Quelli aperti, come in Italia, non funzionano

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La Francia, che sembra capirci poco (o forse troppo) sulla questione migranti, diventata ormai per il presidente Macron una vera e propria crociata contro le tesi dei «nemici» Salvini e Le Pen, torna a battere sulla necessità di creare dei centri chiusi europei per l’esame della situazione dei migranti, un sistema che secondo Parigi migliorerà la solidarietà e la ripartizione dei richiedenti asilo tra i diversi Paesi Ue. «I centri aperti non funzionano», ha martellato il portavoce dl governo, Benjamin Griveaux, alla domanda su come convincere l’Italia ad accettare una tale soluzione alla vigilia del cruciale vertice Ue a Bruxelles.

Questi «permetteranno di avere una situazione più stabile», incluso in Italia. «I centri aperti hanno condotto alla situazione che conosciamo oggi, provocando una forma di esasperazione della popolazione e la vittoria il 4 marzo scorso di due partiti che non fanno dell’accoglienza dei migranti, per usare un dolce eufemismo, la priorità della loro azione e che alcuni definirebbero estremi. I centri aperti non funzionano, mentre i centri chiusi permetteranno a suo avviso di realizzare appieno la solidarietà europea. Dobbiamo fare in modo che la solidarietà europea sia una realtà » ha concluso.

Da quanto possiamo capire Macron, che si è permesso di dare lezioni di umanità e solidarietà all’Italia, ritiene che la ripartizione dei migranti sarebbe assicurata solo chiudendoli in vere e proprie prigioni per distribuirli meglio fra i Paesi europei. Ritengo che non ne abbia parlato nei suoi recenti colloqui né con Papa Francesco, suo alleato contro Salvini, né col nostro premier Conte, i quali avrebbero dichiarato subito il loro diniego, ma soprattyutto gli avrebbero spiegato che i centri da lui vagheggiati, vere e proprie prigioni, in Italia esistevano già, si chiamavano Cie, e sono stati smantellati a furor di popolo, osteggiati dalla sinistra e dalla Chiesa e esecrati a lungo come veri e propri lager (non a torto) dal Governatore Rossi.

Dunque niente di nuovo sotto il sole,le soluzioni alla crisi dei profughi e dei migranti stanno mettendo a dura prova molti governi, e rischia di saltare anche quello tedesco. Non saranno certo le innovative, ma vecchie idee del presidente francese, che evidentemente ama retaggi passati, che porteranno un contributo essenziale al rinnovamento della Ue.

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