Fiorentina: gioca a tennis col Chievo (6-1). Ma lo stadio si spacca sui Della Valle

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Complimenti Fiorentina! Missione compiuta con sei sontuosi gol (a uno) nella prima al Franchi, contro quel Chievo che una settimana fa aveva fatto soffrire la Signora e … suo marito CR7. Viola quasi perfetti, con punteggio tennistico: doppietta di Benassi e gol a raffica di Melinkovic (il primo e forse il più bello), Gerson, Chiesa e, infondo, anche di Giovanni Simeone, il Cholito, che voleva far breccia davanti a uno spettatore d’eccezione: suo babbo Diego, il Cholo, allenatore dell’Atletico Madrid. Gioco fluido, centrocampo che funziona anche senza Badelj, grazie soprattutto a questo tandem nuovo di zecca, Edimilson-Gerson, che vorranno mantenere il posto anche quando rientrerà Veretout, fuori per squalifica. E naturalmente vuole mantenere il posto Benassi, che tanto per non sbagliare ne ha messi dentro due. Per dire a Pioli: guarda che io ci sono e ho ritrovato il gusto di metterla dentro. Tutto bene? Sul campo sì. Meno sulle tribune: il tifo è spaccato. La Fiesole ha sonoramente contestato Andrea Della Valle, difeso da una larga fetta di tribuna coperta e di Maratona. Cori dalla Fiesole, fischi in risposta dagli altri settori. Firenze divisa, come le è sempre successo, dai tempi di Dante in poi. Come finirà? Ci sono vecchie ruggini e atteggiamenti, da parte della proprietà, che una parte dei tifosi non dimentica. Per fortuna ci può essere il collnte: la squadra. Che raramente aveva cominciato il campionato in maniera così positiva e convincente, anche nel gioco. Significa che la lunga preparazione (cominciata per giocare l’Europa League il 26 di luglio e invece la prima ufficiale è arrivata solo il 26 agosto) ha dato i suoi frutti. I nuovi, soprattutto Edimilson e Gerson, hanno fornito subito una buonissima prova. E Lafont? Uscita a vuoto da brividi, in avvio, poi ha preso confidenza con la partita e con lo stadio. Dovrà mostrarsi più sicuro. Per il resto bravissimo Milenkovic e, in generale, tutto il pacchetto difensivo. Chiesa ha segnato, Simeone idem. Ora serve la conferma. L’Udinese sta arrivando apposta: appuntamento domenica, 2 settembre, alle 18.

I viola festeggiano dopo i sei gol al Chievo

GIGLIO – La Fiesole comincia con un coro contro i Della Valle, ma subito dopo espone un gigantesco giglio rosso in campo bianco, mentre in campo sfila una rappresentanza del Calcio storico: che saluta con il fatidico grido viva Fiorenza. Cronaca spicciola? Si. E mentre diamo uno sguardo d’insieme al Franchi ecco che viene a fagiolo il dato (Andrea, in tribuna, fa finta di non sentire) significativo: gli abbonati sono arrivati a quota 20.119. Ventimilacentodiciannove. Erano anni che la Fiorentina non ne contava così tanti. Merito della campagna acquisti? Oppure anche dei costosi e complicati abbonamenti delle tv che hanno i diritti del calcio. In ogni caso la cifrà è importante. Stop: il tempo delle chiacchiere e delle previsioni è finito. Si gioca. Pioli presenta una sola sorpresa: Edimilson centrale di centrocampo. Preferito a Norgaard. Personalmente avrei schierato Dabo, ma spero, naturalmente, che abbia ragione l’allenatore. Così come, anche dai microfoni di LadyRadio, avevo auspicato di vedere subito Pjaca. Che invece va in panca. In campo, almeno provvisoriamente, Eysseric. Si comincia con Edimilson, portoghese naturalizzato svizzero, lungo lungo ma con il piede educato, che prova a mettere un po’ d’ordine a metà campo. Non è Badelj, però… Primo tiro in porta al terzo: Benassi ci prova ma la manda altissima. La Fiorentina manovra. Il Chievo aspetta.

Leggi anche:   Firenze: sequestrati 7 chili di droga in una casa in Santa Croce. Arrestata giovane coppia (lui a Sollicciano, lei ai domiciliari)

MILENKOVIC – All’8′ viola in vantaggio. Simeone gioca un buon pallone crossato da Biraghi. Il Cholito ha spalle alla porta serve Benassi che tira: Seculin respinge. Jaroszinski allontana ma arriva Milenkovic come un falco: botta a colpo sicuro. Il siluro finisce nel sette. Gran gol! Nulla da fare per il povero Seculin, ex viola. Milenkovic, reduce dal mondiale con la Serbia, ora sfoggia anche un gran piede. E pensare che qualche tifoso (in onda su Lafy Radio) non lo voleva come terzino. Ognuno ha le sue vedute. Talvolta anche sbagliate. Replica (11′) rabbiosa del Chievo: Stepinski gira bene di testa ma la manda fuori. Poi momento fatidico: il 13′. Omaggio a Davide Astori. Coro e applauso di tutto lo stadio. Il Chievo alza la testa: Giaccherini e Jaroszinski manovrano sulla sinistra e mettono in difficoltà la difesa. Lafont perde la palla alla prima uscita. Emozionato? Forse. Comunque la difesa allontana il pericolo. Brivido (30′) per Gerson che rischia di perdere il pallone in area: in suo soccorso arriva il rinvio al volo, con il piede, di Lafont. Però Gerson non deve star lì. Vero è che manca Veretout, più avvezzo a fare filtro per la difesa, ma lui non dev’essere lasciato solo in copertura. Bravo Gerson, invece, nei lanci lunghi: ne confenziona un paio, quasi perfetti, per Chiesa, e viene giustamente applaudito. Così come viene apprezzato Edimilson, anche se mostra, nell’interdizione, qualche incertezza. Edimilson. Ma via, sono peccati veniali.

GERSON – Bella azione al 35′: Gerson per Benassi che la mette al centro per Simeone anticipato da Seculin che respinge. Palla a Chiesa, sinistro al volo: respinto di nuovo. Riprende Edimilson da fuori area: alta. Il Chievo risponde: tiro di Rigoni deviato da Lafont sul palo, ma il gioco era già fermo. Quindi show viola: Chiesa in tandem con Simeone. Federico non trova lo spiraglio. Il Cholito batte a rete ma il tiro è respinto. Arriva Pezzella: il Chievo si salva sulla linea. Quindi tocca a Gerson: che la butta dentro. E salta in aria come tarantolato. E’ il 42′. Due a zero. Freddezza e precisione nei piedi del brasiliano, che l’anno scorso, con la Roma, castigò i viola con due gol. Stavolta Bene la Fiorentina. Che chiude il primo tempo fra gli applausi. Non succedeva da tempo. In effetti, il gioco c’è: merito, forse, anche della lunga preparazione dovuta al falso allarme dell’Europa League. Doveva cominciare a giocare il 26 luglio, invece si è ritrovata a fare sul serio un mese dopo. Le note positive? Edimilson e Gerson, nonostante i peccati veniali nell’interdizione. Si scambiano di ruolo e sanno impostare il gioco. Edimilson, se vogliamo, è perfino più pronto. Anche se Gerson ha avuto il merito, non piccolo, di buttarla subito dentro.

Antognoni, Andrea Della Valle, Passarella e il Cholo Simeone

CHOLO – Negli spogliatoi, Giovanni Simeone viene a sapere che nel secondo tempo sarà osservato speciale: dal suo babbo, Diego, il Cholo. Che naturalmente non è qui solo perchè l’Atletico Madrid, la sua squadra, aveva offerto 40 milioni per lui. Il Cholo non era mai venuto a Firenze, nella passata stagione, per vedere Giovanni. Così come, in ni partita, fa un altro babbo famoso: Enrico Chiesa. Che ha sempre qualcosa da dire (e magari ridire) al suo Federico. Belle, comunque, queste storie di figli d’arte in viola. Speriamo nel buon fine.

Leggi anche:   Lucca: arrestato per maltrattamenti verso l'ex compagna. Condannato a 2 anni e 4 mesi

BENASSI – In avvio di ripresa (3′) punizione da 30 metri per il Chievo: batte Radovanovic, palla che rimbalza sui tacchetti di un compagno e finisce fuori. Riparte la Fiorentina: che triplica. E’ il 4′: la mette dentro Benassi. L’assist è di Simeone che, forse galvanizzato dalla presenza del babbo-Cholo, va via bene a sinistra e crossa: Benassi ci arriva e non perdona. Tre a zero. Bravo Benassi: esulta anche perchè deve conservare il posto. Infatti la domanda: con il rientro di Veretout (squalificato per due giornate) chi uscirà fra Benassi, Edimilson e Gerson? Intanto però godiamoci questa Fiorentina non proprio spumeggiante come vorrebbe Pioli, ma certo convincente come il vino buono. Poi potranno anche venire le bollicine. Al 9′ Edimilson chiude la sua partita: applausi prolungati. Al suo posto Norgaard.

DELLA VALLE – In curva Fiesole compare lo striscione: Bentornato presidente, inteso come Andrea Della Valle. Ma è solo ironia. Subito arriva il solito coro: Della Valle vattene. Al quale si contrappongono i fischi da una fetta nutrita di stadio, soprattutto dalla tribuna coperta e da porzioni di Maratona. Tifo spaccato: non è un bel segnale, soprattutto ora che la squadra comincia a girare e – speriamo continui – anche a divertire. Vi meravigliate? No, siamo a Firenze. Spesso, se ci ritroviamo in tre, scopriamo di avere otto idee diverse. Però su un 3-0 non mi era mai successo di vedere uno stadio così nettamente spaccato. Certo, nel passato, ci sono stati atteggiamenti non brillanti da parte della proprietà. L’augurio? Che la squadra vinca e metta tutti d’accordo. Che dite? Per questo pensierino mi daranno il premio Notte di Natale? No voglio vedere gioco e gol.

CHIESA – E la Fiorentina mi accontenta quasi subito. Al 25′ Gerson strappa un pallone a metà campo, avanza a grandi falcate e serve Chiesa, a destra, che aggancia benissimo e fulmina per la quarta volta il povero Seculin. Sì, forse ha ragione Pioli. Ora la squadra è davvero spumeggiante. Però calma e gesso: aspettiamo di vedere la riprova contro l’Udinese, sempre incasa, domenica prossima e, dopo la sosta, l’esamone in casa del Napoli di Ancelotti. Intanto Pioli li vuole vedere tutti: toglie Chiesa e fa esordire Pjaca. E dice basta anche a Gerson: spazio a Dabo.

SIMEONE – Nel momento del tripudio e dell’appagamento, ecco il gol del Chievo. Chi lo segna? Addirittura un vituperato ex Tomovic. Che alza le braccia, non tanto per esultare quanto per dire: guardate ci sono anch’io. Com’è venuto questo gol? Calcio d’angolo, difesa ferma, Tomovic ci arriva bene di testa e la manda dove Lafont non può arrivarci. Vabbè, bravo Nenad, te lo concediamo. Ma la partita, a questo punto, va verso i titoli di coda, ma concede anche un altro gol: ancora Benassi. Doppietta per lui. E opzione per mantenere il posto, insidiato ora da forte concorrenza. Non è finita: segna anche il Cholito Simeone, per la gioia del babbo, il Cholo. E sua medesima. Bene così. Buona, addirittura buonissima la prima. Ma ora vogliamo tre punti anche nella seconda, contro l’Udinese. E magari nella terza, nella quarta. E così via. Con convinzione e senza mai montarsi la testa.

Sandro Bennucci

 

Calendario Tweet

ottobre 2024
L M M G V S D
« Set    
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031