I no Tap ai 5 stelle: «Meritate il fuoco». Bruciati tessere e vessilli

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Hanno bruciato tessere e vessilli, alcuni attivisti arrabbiati per il via libera del governo al gasdotto Tap. Hanno bruciato le proprie tessere elettorali e le foto che ritraevano i volti dei parlamentari del M5S eletti in Salento, compresa quella del ministro del Sud, Barbara Lezzi, e il simbolo del Movimento pentastellato. Lo hanno fatto perché – hanno spiegato – si sentono traditi da coloro che aveva promesso in campagna elettorale che il gasdotto Tap sarebbe stato bloccato in due settimane, invece il governo Conte ha ora avallato la costruzione dell’opera.

«Barbara Lezzi, vattene dal Salento», hanno urlato gli attivisti e mentre bruciavano la bandiera con il simbolo del M5S. E hanno scandito: «Questo meritate, questo meritate, il fuoco». Obiettivo principale dei manifestanti è la ministra salentina Barbara Lezzi, con delega al Sud, che durante la campagna elettorale aveva promesso che i pentastellati, una volta al governo, avrebbero fermato la costruzione del gasdotto Tap, invece nei giorni scorsi il governo ha dato il via libera definitivo all’opera.

 

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